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Arabia: figlia si converte

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e il padre la brucia viva

Eloisa Palomba
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Dubai- Nuovo episodiodi estrema violenza contro le donne nel mondo islamico. Alla base, manco adirlo, ci sono ancora una volta ragioni di tipo religioso. La figlia si converteal cristianesimo e il padre, fedele praticante della religione islamica, prima letaglia la lingua e poi le dà fuoco. E' successo nella ricca e apparentemente occidentalizzataDubai, al termine di un'animata lite di carattere religioso tra la ragazza e ilgenitore, membro della Commissione per la promozione della virtù e contro ilvizio, una specie di polizia che vigila sul buon costume dei cittadinidell'Arabia Saudita, pare con metodi tutt'altro che democratici. Oltre all'oltraggioper la conversione al Cristianesimo, la ragazza si è resa “colpevole”, secondoil padre, di aver disonorato la famiglia scrivendo articoli a contenutoreligioso-cristiano su blog e siti regionali. Il brutale episodio di cronaca è riportato dal quotidianodegli Emirati Arabi Uniti (Eau) “Gulf News”. Secondo quanto aveva scritto ladonna sul sito “Al Ukdoud” pochi giorni prima della sua morte, la scopertadella sua conversione aveva reso insopportabile la vita familiare. Secondo latestimonianza di un amico della vittima, prosegue il “Gulf News”, il padresarebbe stato fermato dalla polizia e sarebbe ora inquisito per il reato di “delittod'onore” e non per omicidio. I delitti d'onore, perpetrati da un componentemaschio nei confronti di una donna dello stesso clan per “lavare l'onta deldisonore” procurata dal suo disdicevole comporamento, sono generalmente puniticon pene molto blande, che oscillano tra sei mesi e tre anni di reclusione. Quellache emerge da questo angosciante episodio di cronaca è un'Arabia Sauditaconservatrice ed intransigente, sicuramente non pronta a compromessi sui valoried i credo religiosi.

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