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Du Wei, inchiesta sulla morte dall'ambasciatore cinese in Israele: quelle recenti parole su Trump e Usa

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Un inquietante mistero a Tel Aviv, dove è stato trovato morto l'ambasciatore cinese in Israele, Du Wei, di 58 anni. Nessuna ferita, tanto che la sua morte è stata attribuita a un arresto cardiaco. Ma la polizia isrealiana, che nutre dei dubbi, ha comunque aperto un'inchiesta. Vogliono insomma vederci chiaro.

Il punto, come spiega Il Giorno, è che il diplomatico era finito sotto i riflettori dell'opinione pubblica a causa di una dichiarazione del suo portavoce dopo la visita del segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo. Come è noto, causa coronavirus, in questo momento i rapporti tra Cina e Stati Uniti sono ai minimi termini, Mercoledì il ministro degli Esteri di Donald Trump aveva sparato a zero sugli investimenti cinesi nelle infrastrutture in Israele, per poi ribadire che Pechino aveva tenuto nascoste le informazioni sul virus Covid-19. "Un'accusa assurda", ha replicato venerdì l'ambasciata cinese. 

 

Sulla penetrazione nelle grandi opere di Israele, Pompeo aveva affermato alla tv di stato Kan che mettono "i cittadini israeliani a rischio". Nel mirino in particolare i lavori di Pechino nel porto di Haifa, i contratti per la rete 5G, e l'impianto di desalinizzazione di Sorek sul quale si dovrebbe decidere il 24 maggio.

E ancora, un funzionario dell'amministrazione Usa aveva rincarato la dose parlando al quotidiano liberal Haaretz: "Lo scoppio dell'emergenza coronavirus ha reso evidenti i pericoli della collaborazione con Stati poco trasparenti che usano le loro relazioni commerciali per ottenere altro". Un interscambio che secondo la delegazione diplomatica cinese invece è una situazione vantaggiosa per entrambi.

 

Queste dichiarazioni, insomma, devono aver fatto sorgere qualche sospetto alle autorità israeliane. Du Wei, dal 2016 al 2019 ambasciatore in Ucraina, aveva recentemente dichiarato al quotidiano conservatore israeliano Makon Rishon che la Cina era stata venduta "come il capro espiatorio del coronavirus, che invece è il nemico di tutti e che dobbiamo combattere tutti assieme".

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