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Donald Trump, Federico Rampini: "Appoggio del Dipartimento di Giustizia e segni premonitori tra i repubblicani. Elezioni, non è finita"

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"Non ci siamo liberati di Donald Trump", scrive Federico Rampini su Twitter. Tre cinguettii in rapida successione in cui la firma di Repubblica mostra il suo "disappunto" per il fatto che il presidente uscente abbia ancora delle carte da giocarsi per restare alla Casa Bianca, ma soprattutto tre cinguettii in rapida successione in cui Rampini spiega in modo semplice, dettagliato ed esaustivo che cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane. "L'appoggio del Dipartimento di Giustizia ai ricorsi di Trump per brogli è la conferma che l'offensiva dell'ex-presidente andrà avanti a oltranza, nessuna capitolazione in vista", premette, smentendo il fatto che Trump potrebbe riconoscere la vittoria, così come ipotizzato da più fonti, che davano conto anche del pressing di alcuni consiglieri e familiari affinché concedesse la vittoria alle elezioni a Joe Biden.

 

E ancora, Rampini aggiunge: "Tra i repubblicani sono minime le defezioni (al Senato i soliti noti, uno sparuto gruppo di moderati guidati dal solito Mitt Romney). Questo è un segnale premonitore di quel che sarà il comportamento della maggioranza verso Biden". Insomma, niente di buono per il presidente neoeletto. Dunque, l'ultimo tweet: "Si rischia un ostruzionismo implacabile, che ridurrebbe molto i margini di manovra del futuro presidente. Trump conserva una formidabile capacità di pressione su suoi, perché gli eletti repubblicani sanno che ha mantenuto la sua popolarità nella base", conclude Federico Rampini. Insomma, la battaglia di Donald Trump è appena iniziata.

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