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Congo, ucciso il procuratore che indagava sulla morte di Attanasio e Iacovacci

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E' stato ucciso il magistrato che indagava sulla morte dell'ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, del carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e del loro autista Mustapha Milambo. Il procuratore avrebbe perso la vita in un'imboscata, come riporta su Twitter Geopolitical Center, gruppo di analisi strategica, militare, politica ed economica indipendente basato in Italia. Il procuratore, fanno sapere i media congolesi, si chiamava Mwilanya Asani William ed è stato assassinato in un'imboscata nel territorio di Rutshuru, nel Nord Kivu.

 

 

 

A confermare la notizia, secondo Mnctv Congo, sono state le forze armate in una nota, nella quale si attribuisce la responsabilità dell'uccisione ai militari ribelli del 3416esimo reggimento. L'emittente, però, non ha precisato se il procuratore stesse lavorando all'inchiesta sulla morte di Attanasio e Iacovacci. Stando alle prime ricostruzioni, il magistrato era di ritorno da  un vertice sulla sicurezza a Goma, capoluogo della provincia orientale congolese del Nord Kivu.

 

 

 

La strada percorsa dal procuratore è la RN2, la stessa sulla quale il convoglio dell’ambasciatore è stato attaccato da un commando armato il 22 febbraio scorso. Hassani, in particolare, era diretto a Kaunga e, da una nota diffusa dall’esercito congolese e riportata da Repubblica, l’imboscata sarebbe stata tesa da un gruppo di militari “che stavano vessando la popolazione innalzando barricate lungo la strada per razziare i villaggi indisturbati”. Vedendo il convoglio, avrebbero aperto il fuoco, ucciso il magistrato e ferito alcuni soldati che erano in viaggio con lui.

 

 

 

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