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Coronavirus, record di contagi e vittime in Germania nonostante il vaccino: il caso che scuote l'Europa

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C'è chi vaccina poco e chi tanto. Tra questi ultimi la Germania che però non vede gli effetti desiderati. Più di metà della popolazione over 60 ha già ricevuto una prima dose, ma solo ieri il paese di Angela Merkel ha registrato 27.543 nuovi contagi e 265 decessi. Un dato che potrebbe essere ritoccato al rialzo per il Robert Koch Institut che ammette "gli infettati da Covid-19 potrebbero essere stati di più" a causa di problemi tecnici nella trasmissione delle cifre dai Länder. Una situazione preoccupante, dunque, alla quale si deve aggiungere l’incidenza settimanale in crescita e - spiega Il Corriere della Sera -  un sistema ospedaliero vicino al collasso.

 

 

Complice per il quotidiano l’ordine sparso con cui i Länder hanno affrontato la pandemia, accettando solo a parole il coordinamento invocato dalla cancelliera tedesca. In sostanza colpa del federalismo: a Berlino e in altri Land le scuole sono state aperte, chiuse e poi riaperte di nuovo. Così come l’obbligo delle mascherine per strada non vale ovunque. Per non parlare poi dello stop ai test a tappeto per verificare chi avesse o meno il coronavirus. Anche se il peggior errore - stando all'analisi del Corsera - è stato raggiunto prima di Pasqua, quando è stato annunciato un lockdown durissimo di cinque giorni, salvo poi revocarlo.

 

 

Per questo, allo stremo, la Merkel ha deciso di prendere una volta per tutte in mano la situazione. Da domani 24 aprile entra in vigore il "freno d’emergenza" a livello nazionale, che concede maggiori poteri al governo federale, a scapito dei Länder e dei comuni, nella lotta alla pandemia. Quest'ultimo verrà azionato automaticamente quando una regione presenterà un’incidenza settimanale superiore a 100 nuovi contagi per 100 mila abitanti. Oltre questa soglia verranno chiusi negozi, strutture per il tempo libero e verrà introdotto un coprifuoco dalle 22 alle 5. A partire da 150 nuovi contagi dovranno invece chiudere anche i piccoli esercizi, mentre da 165 in su toccherà a anche scuole e asili nido. 

 

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