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Vaccino Johnson & Johnson, "60 milioni di dosi contaminate". Disastro negli Usa, ombre nere sui lotti europei

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Gli Stati Uniti hanno dovuto buttare ben 60 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson. Tutta colpa di un altro errore umano, dopo quello avvenuto due mesi fa nello stesso stabilimento di Baltimora, dove forse dovrebbero iniziare a prestare un po’ più di attenzione a quello che fanno. Un lotto del principio attivo del vaccino anti-Covid di Janssen è stato contaminato con materiali destinati a un altro vaccino prodotto nello stesso impianto. 

 

 

“La contaminazione - ha fatto sapere l’Agenzia europea del farmaco - è avvenuta in un sito di produzione del principio attivo nello stabilimento di Baltimora nel Maryland, di proprietà di Emergent Biosolutions. Il lotto in questione non era destinato al mercato dell’Unione europea”. C’è però un po’ di apprensione sui vaccini Johnson & Johnson che sono già arrivati dagli Stati Uniti: “Sulla base delle informazioni disponibili - si legge nella nota dell’Ema - i lotti di vaccino rilasciati nell’Ue non sono interessati dalla contaminazione crociata. Tuttavia, come precauzione e per salvaguardare la qualità dei vaccini le autorità di vigilanza hanno raccomandato di non rilasciare lotti di vaccino contenenti il principio attivo prodotto all’incirca nello stesso momento in cui si è verificata la contaminazione”. 

 

 

“Le autorità europee - ha concluso l’Ema - stanno facendo tutto il possibile per salvaguardare l’approvvigionamento e limitare gli effetti di eventuali ritardi nella consegna del vaccino”. Nonostante le rassicurazioni, Olanda e Belgio hanno però già bloccato i lotti di Johnson & Johnson, anche alla luce del precedente di due mesi fa, quando nello stesso stabilimento di Baltimora furono contaminate circa 15 milioni di dosi. 

 

 

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