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Maddie McCann, l'ultimo sfregio del maniaco tedesco: "Arrendetevi, non ci sono prove". La lettera e il disegno-horror

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Un ultimo sfregio contro Maddie McCann, la ragazzina britannica scomparsa nel 2007 mentre si trovava in Portogallo, nel resort Praya da Luz, insieme ai genitori. Un caso lungo quasi quindici anni, un ricerca che ancora non è terminata. E lo sfregio, l'ultima dolorosa puntata di questa drammatica storia, ha come protagonista Christian Brueckner, il pedofilo tedesco sospettato di averla rapita e uccisa (l'uomo si trova già in carcere per reati analoghi).

 

Il punto è che il maniaco, 44 anni, ha rotto il silenzio sulla vicenda. Lo ha fatto con una lettera inviata alla Bild in cui definisce "uno scandalo" l'indagine che lo riguarda. Inoltre Brueckner si dice innocente e chiede ai pm di "arrendersi". E ancora, per il tedesco i pm dovrebbero dimettersi "per aver perseguitato una persona innocente". E ancora, ha scritto che i giudici "sono inadatti alla carica e portano vergogna al sistema legale tedesco facendo dichiarazioni contro di lui senza mai portare prove". Insomma, chi indaga dovrebbe arrendersi perché tanto non ci sono le prove.

La lettera è datata 8 maggio e Brueckner la ha "arricchita" con un bizzarro disegno di due pm che ordinano "filet forensics" in un ristorante. Una toga dice: "Prenderò anche io il filetto alla forense". E l'altra risponde: "Buonissimo, anche io". Una vignetta con cui il tedesco vuole rimarcare com i pm avessero ammesso in precedenza di non avere prove forensi sul caso. 

 

L'ipotesi dell procura tedesca è che Brueckner, nel giorno della scomparsa di Maddie, sia entrato nella camera dei McCann, dove la bambina dormiva, per poi rapirla. Brueckner si trovava in Portogallo, per la precisione nella stessa zona in Algrave, nei giorni in cui la piccola Maddie era svanita nel nulla.

 

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