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Variante Delta, la no-vax pentita: "Troppo dolore, impossibile respirare". Com'è ridotta a 39 anni: "Vorrei tornare indietro"

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In questo particolare momento storico, si sprecano le storie di convinti novax che si ricredono completamente una volta contratta la malattia. È incredibile che ci siano ancora tante persone che non hanno capito cosa comporta la scelta di non vaccinarsi: il fatto che ci si possa comunque contagiare non conta nulla, il punto è che i vaccinati non si ammalano, i novax sì e rischiano seriamente di morire. Per fortuna non è stato il caso di Ekaterina Wilson, che si è salvata per il rotto della cuffia dopo aver contratto il Covid.

 

 

Questa donna statunitense di 39 anni aveva rifiutato il vaccino anti-Covid convinta che non servisse a nulla: ha cambiato radicalmente idea dopo aver contratto la malattia in una forma così aggressiva da richiedere il ricovero in terapia intensiva. Per diversi giorni ha fatto enorme fatica a respirare, ma è riuscita a salvarsi. Una volta dimessa dall’ospedale, ha fatto ammenda con i giornalisti: “Mi piacerebbe poter tornare indietro nel tempo e vaccinarmi, di certo mi sarei protetta e non sarei stata ricoverata. Essendo giovane e sana, pensavo che sarebbe stato semplice per me senza vaccino”.

 

 

Invece così non è stato: dopo la positività, le sue condizioni sono gradualmente peggiorate, fino a non riuscire neanche a camminare per mancanza di ossigeno. “Respirare era diventato dolorosissimo, il Covid non è solo un’influenza”, ha dichiarato. Eppure in molti ancora non lo hanno capito, così come non comprendono che la loro “battaglia” novax è solo un danno a se stessi: ormai in tutto il mondo i pazienti che entrano in ospedale sono quasi esclusivamente persone non vaccinate.

 

 

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