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Afghanistan, "dietro ai talebani c'è la Cina". Fonti qualificate: "Li stanno sommergendo di denaro e non solo"

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Franco Frattini è stato due volte ministro degli Esteri nei governi di Silvio Berlusconi, quindi sa bene di cosa parla quando si tratta di Afghanistan. I talebani hanno appena ripreso il potere e fatto ripiombare nell’oscurità l’intero Paese. Intervistato dal Tempo, Frattini ha definito quanto accaduto in Afghanistan un “fallimento terribile”, soprattutto perché gli afghani “dovevano ancora essere accompagnati per lunghi anni verso il consolidamento della normalizzazione”.

 

 

A capirlo, secondo l’ex ministro, sarebbero stati soltanto i russi: “Conoscono bene gli afghani, così come li conoscono anche i paldstani. Il Pakistan di chi è grande alleato? Della Cina, che in questo momento sta sommergendo lo stesso Pakistan e i talebani di denaro e non so cos’altro. Un’alleanza diabolica Cina-Pakistan vuol dire consegnare l’Afghanistan alla Cina”. Ma cosa si può fare a questo punto? “La comunità internazionale non può abbandonare l’Afghanistan - ha dichiarato Frattini - la Cina ha un interesse vitale di cui nessuno parla. In questo Paese c'è la riserva di minerali sotterranei maggiore del mondo”.

 

 

Inoltre secondo l’ex ministro degli Esteri in Afghanistan si è consumata la sconfitta degli Stati Uniti: "Si può certo parlare dello storico e clamoroso errore delle amministrazioni americane degli ultimi anni. A partire dagli annunci trionfanti di Donald Trump che diceva di ‘accordo fatto con i talebani’. Da qui il ritiro delle truppe Use dall’Afghanistan. Certo, Joe Biden ha sbagliato tutto in questa fase, seguendo i tempi dettati da Trump. Il presidente Usa doveva calibrare la tempistica”.

 

 

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