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Afghanistan, orrore in strada: "Ci hanno beccato in jeans", frustati e minacciati dai talebani

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Passeggiare con gli amici per le strade di Kabul non è più una buona idea. Quanto denunciato da un ragazzo afghano fa capire chiaramente come i talebani siano gli stessi di sempre: dei tagliagole e trogloditi che picchiano o uccidono chiunque “non rispetti l’Islam”. Alcuni giovani hanno denunciato di essere stati frustati perché indossavano i jeans: due sono riusciti a scappare, gli altri hanno subito ripercussioni fisiche e sono stati minacciati con una pistola.

Ma i talebani sono così “distensivi” che almeno li hanno lasciati in vita. Anche uno dei giornalisti del quotidiano afghano Etilaatroz ha denunciato di essere picchiato per colpa dei jeans che aveva addosso: non va meglio a chi sceglie di indossare delle t-shirt. Noti per la misoginia, l’estremismo religioso e le punizioni brutali, i talebani sembrano non essere cambiati di una virgola da questo punto di vista: con barbari di tale genere non c’è nulla da contrattare.

 

 

Anche se un funzionario talebano ha fatto sapere che i nuovi padroni dell’Afghanistan non hanno ancora deciso il codice di abbigliamento per gli uomini: nel dubbio intanto picchiano, frustano e minacciano chiunque non indossi “abiti afghani”. Anche perché per loro le tradizioni sono dure a morire: nel regime di fine anni ’90 era la regola catturare cittadini senza abiti religiosi e picchiarli o addirittura ucciderli.

 

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