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Florida, i Comitati italiani all'estero? "Impossibile votare", la protesta dei nostri connazionali: "La gente si è stancata"

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Scoppia la protesta nella comunità italiana di Miami dove il 3 dicembre si voterà per i Com.It.Es. , i Comitati degli italiani all’estero che regolano i rapporti fra i consolati e le nostre comunità di emigrati, utilizzando i fondi che vengono messi a disposizione dall’Italia per attività sociali, culturali e sportive, e che aiutano i nostri concittadini a risolvere problemi burocratici e pratiche quotidiane, a volte complesse per chi non parla inglese o non ha dimestichezza con l’uso del web (negli Usa si fa tutto  online).

Si tratta di un voto che oltre agli Stati Uniti coinvolgerà tutti gli italiani che vivono lontani dal nostro paese, milioni di persone che andranno alle urne per scegliere i loro rappresentanti fra oltre duecento liste.

In Florida, quelle che sembravano elezioni tranquille sono diventate un caso. Andrea di Giuseppe, capolista di Lista Civica Tricolore ha denunciato una serie di problemi che riguardano la registrazione al voto e l'ineleggibilità di alcuni candidati, portando alla luce una situazione grave.

“Per votare – spiega Di Giuseppe – bisogna iscriversi via mail o sul portale Fast.It. a uno speciale elenco elettorale entro il 3 novembre. Il problema è che il portale non funziona e per mail arrivano messaggi contraddittori: l’oggetto della missiva dice che la richiesta non è valida mentre nel testo si afferma il contrario. Cosa vuol dire? Posso votare o no? La gente si è stancata, lascia perdere e il numero di votanti sta crollando: poche centinaia di persone iscritte decideranno il destino di decine di migliaia di connazionali. Con numeri così bassi, i Com.It.Es. rischiano di essere delegittimati.”

C’è poi la questione dell’ineleggibilità di alcuni candidati, scoperta grazie a solide informazioni raccolte dal gruppo di Di Giuseppe: “Ci sono liste che hanno presentato persone che prendono, tramite le associazioni per le quali lavorano, fondi pubblici italiani, e addirittura un candidato che, in aperta violazione del limite di mandati, correrà per la terza volta. Queste condizioni comportano l’ineleggibilità se non l'esclusione delle liste stesse. Bisogna risolvere questo equivoco prima che vengano stampate le schede elettorali, il Consolato deve fare chiarezza.”

Un’ultima stoccata, viene rivolta invece alla lista di Augusto Cavallini, presidente uscente del Com.It.Es. : “Nel cercare di coinvolgere la nostra comunità, abbiamo chiesto un confronto fra le liste. Hanno accettato tutte tranne quella del presidente che non è interessata. Vorremmo che i Com.It.Es venissero promossi e non delegittimati con questi atteggiamenti. Questa elezione è una cosa seria perché chi vincerà dovrà occuparsi di aiutare i nostri connazionali. Sono venuto negli Stati Uniti 20 anni fa e vorrei evitare a miei connazionali le difficoltà che ho incontrato io, gli italiani devono avere chi li aiuti, non chi pensi a loro solo quando si vota.”

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