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Ucraina, "attacco hacker su larga scala": Putin mette Kiev in ginocchio, le agenzie di sicurezza nel mirino

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Sarebbero irraggiungibili i siti del governo ucraino, del ministero degli Esteri, del Parlamento di Kiev e delle agenzie di sicurezza. Secondo la Bbc, infatti, l'Ucraina avrebbe subito un attacco hacker su vasta scala. Chi ci sia dietro non è ancora dato sapersi, ma le tensioni con la Russia farebbero pensare a Mosca. D'altronde nelle ultime ore il pericolo dell'invasione si fa sempre più concreto. Prima Vladimir Putin riconosce le repubbliche separatiste filo-russe di Donetsk e Lugansk, entrando nel territorio ucraino, poi Volodymyr Zelensky risponde. Il presidente ucraino ha ribadito di voler aderire alla Nato, il tallone d'Achille di Putin che invece non vuole perdere il controllo di Kiev a scapito dell'Occidente. "Il futuro della sicurezza europea - ha poi aggiunto Zelensky - si decide in Ucraina". 

Ma non è tutto, perché a gettare benzina sul fuoco sono le sanzioni (tra le altre) promesse dagli Stati Uniti. Al divieto dell'esportazione, la vendita, la fornitura di beni, servizi e tecnologie dagli Usa alle due repubbliche separatiste nell'Ucraina orientale, Putin ha risposto: "Non ci dovrebbero essere dubbi: ci sarà una risposta forte alle sanzioni, non necessariamente simmetrica, ma ben calcolata e dolorosa per la parte americana". Secondo Mosca le sanzioni decise dall'amministrazione Biden sono "controproducenti per gli interessi di Washington".

Insomma, il conflitto sembra avere i minuti contati, tanto che Luigi Di Maio richiama tutti gli italiani. "Abbiamo chiesto ai connazionali di lasciare immediatamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili. A ogni modo abbiamo deciso, in coordinamento con i nostri partner europei, di lasciare la nostra Ambasciata a Kiev pienamente operativa", si è appellato il ministro degli Esteri nella sua informativa al Senato. 

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