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Ucraina, incubo-nucleare: quasi esaurite le pillole di iodio. Radiazioni, ecco come funzionano

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L'invasione russa dell'Ucraina e l'attacco di questa notte alle centrali nucleari del Paese hanno creato il panico in tutto il mondo. In Belgio, per esempio, c'è chi è corso in farmacia a comprare le compresse a base di iodio. Lì, infatti, ci sono ben sette reattori nucleari ancora in funzione e lo ioduro di potassio è disponibile gratis nelle farmacie del Paese. Si tratta di pillole anti-radiazioni, in genere distribuite su semplice presentazione della carta d’identità.

 

 

 

L'Associazione dei farmacisti belgi, come riporta SkyTg24, ha segnalato che solo giovedì scorso sono state consegnate 1.500 scatole da 10 compresse. Venerdì e sabato la domanda è salita a 4 mila confezioni al giorno, lunedì si è arrivati a quota 30 mila. Questo boom, però, ha costretto l'Agenzia federale belga per il controllo nucleare a ricordare che le compresse di iodio non vanno assunte preventivamente o di propria iniziativa, ma solo su indicazione delle autorità.

 

 

 

Come mai si assumono queste compresse? Lo ioduro di potassio è in grado di saturare la ghiandola tiroidea, prevenendo così l'assorbimento di iodio radioattivo eventualmente rilasciato nell'aria. L'Agenzia federale belga per il controllo nucleare, però, ha sottolineato che "le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive". In ogni caso, l'assunzione di queste pillole è raccomandata solo ad alcune persone. "In caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori. Lo stesso vale per le donne in gravidanza o in allattamento, mentre gli adulti dai 18 ai 40 anni hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla tiroide. Il rischio si abbassa ancora di più per gli over 40". In quel caso l'uso delle compresse sarebbe "controproducente e potenzialmente tossico".

 

 

 

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