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Ucraina, Guido Crosetto a L'aria che tira: "Primi scricchiolii al Cremlino", chi può far fuori Vladimir Putin

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"Ci sono scricchiolii all'interno della cerchia di Vladimir Putin. Il suo nemico è il tempo". Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia, intervenuto in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, affronta il tema del "fronte interno" a Mosca contro la guerra in Ucraina. L'opposizione al presidente russo non viene ovviamente dal popolo (le migliaia di persone arrestate per le dimostrazioni di piazza sono fatto significativo dal punto di vista occidentale, ma insignificante da quello russo) né dai media (in un Paese in cui la libertà di informazione è sempre stata molto relativa, spesso solo di facciata), ma "dalla cerchia del presidente, le alte sfere della Russia che si stanno ponendo in posizione molto critica". Questo è, sottolinea Crosetto, il dato inedito nella storia recente di Mosca.

 

 

 

La sintesi della contestazione, prosegue Crosetto, è questa: "Se anche conquistassimo tre quarti dell'Ucraina, poi cosa facciamo? Ci stiamo 30 anni come in Afghanistan, perché tanto questi non mollano e avranno sempre armi?". Anche i fedelissimi di Putin, insomma, mettono in dubbio l'azzardo bellico dello Zar. "Il suo nemico è il tempo, più passa e più lui è debole". "Ma il tempo è anche nemico delle vite umane", lo interrompe la Merlino che cita le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg secondo cui siamo di fronte alla peggiore aggressione militare da decenni. 

 

 

 

 

L'Occidente che ruolo può, anzi deve giocare in questa tragica partita? Nel ruolo di mediatore tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky c'è chi ha proposto il presidente turco Erdogan, o la Cina. Crosetto però ha un'altra idea: "Non bisogna guardare il pedigree delle persone, conta il risultato che si può raggiungere. Il ruolo principale dovrebbe giocarlo l'Europa, anche dentro la Nato. Dovrebbe chiedere agli Usa la leadership, ma non è in grado di esercitarla. Il nome di Angela Merkel mi convincerebbe al 2000%, perché è autorevole e ha con Putin rapporti da oltre 10 anni, aggiunge all'autorevolezza politica la conoscenza umana, e anche quella è fondamentale".

 

 

 

 

E su questo piano, rilancia Crosetto, "sarebbe da provare anche Silvio Berlusconi", legato a Putin da almeno 20 anni di rapporti anche personali. "Putin ha un obiettivo intermedio, unire la Russia alla Crimea via terra", attraverso la conquista del Donbass. Ma l'altro grande obiettivo "è quello di uccidere Zelensky, che sarebbe come uccidere l'Ucraina. Non basteranno neanche 400mila soldati per prendere l'Ucraina, la guerriglia continuerebbe per anni". 

 

 

 

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