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Italia nella lista nera di Vladimir Putin: "Paese ostile", il preludio all'allargamento della guerra?

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La Russia ha approvato ufficialmente la lista dei Paesi considerati “ostili”. In tale elenco rientra praticamente tutta l’Unione europea - e quindi anche l’Italia - l’Australia, la Gran Bretagna, la Nuova Zelanda, la Norvegia, la Corsa del Sud, San Marino, Singapore, gli Stati Uniti, Taiwan, l’Ucraina, il Montenegro, la Svizzera e il Giappone.

 

 

“Lo Stato, i cittadini e le società russe che hanno obbligazioni in valuta estera nei confronti di creditori stranieri che rientrano nell’elenco dei Paesi ostili potranno pagarli in rubli”, si legge nel documento approvato dal Consiglio dei ministri russo. Si tratta di un passaggio formale, che poco cambia la sostanza delle cose e soprattutto della guerra in corso in Ucraina, dove l’offensiva ordinata da Vladimir Putin va avanti ininterrottamente da quasi due settimane.

 

 

Nel frattempo il premier Mario Draghi è volato a Bruxelles per un confronto con Ursula von der Leyen. Al centro dei colloqui la questione energetica e la dipendenza dalla Russia su questo fronte, ma non solo. Sull’Ucraina il premier ha dichiarato che “fa parte della famiglia europea e l’Italia intende sostenerla”, mentre sui profughi ha ribadito che “sosteniamo pienamente l’Unione europea anche nella gestione della crisi migratoria. Questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, valori fondanti dell’Unione e principi che l’Italia mette in pratica da anni”.

 

 

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