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Roman Abramovich, "dove è volato due volte da che è scoppiata la guerra": sospetti sul gioco sporco dell'oligarca

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Gli oligarchi russi sono sotto tiro per via delle sanzioni che hanno colpito la Russia. Le sanzioni colpiscono anche i loro immensi patrimoni. Tra loro ci sono anche ex colleghi di Putin al KGB. E le loro fortune sono state possibili proprio grazie alla vicinanza a Vladimir Putin. Così l'Europa nella black list anti russa ci ha messo pure loro. Il loro tesoro è fatto di yacht, beni vari e conti bancari custoditi all'estero. In queste ore i loro patrimoni stanno traslocando a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.

 

 

Tutto è cominciato dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Il 28 febbraio scorso sarebbe arrivato un aereo da Nizza, un Bombardier Global 5000, che sarebbe stato usato dai fratelli Rotenberg. Il 26 febbraio, invece, un areo Bombardier Global 5000 dell'oligarca russo Yuri Trutnev avrebbe fatto il volo Mosca- Dubai-Mosca. Mentre il Boeing 787-8 Dreamliner di Roman Abramovich avrebbe già volato a Dubai due volte durante la guerra. Per la prima volta il 28 febbraio. Il 4 marzo, è tornato a Mosca ed è tornato a Dubai lo stesso giorno. Il 24 febbraio l'aereo Bombardier Global 7500 dell'oligarca russo Sergey Chemezov sarebbe arrivato a Dubai. L'aereo è decollato da Mosca, si sarebbe fermato a Tel Aviv, prima di andare negli Emirati. L'aereo sarebbe tornato a Mosca solo il 3 marzo, rivela il Messaggero.

 

Tra gli oligarchi più ricchi c'è Aleksei Mordashov, 56 anni, accreditato da Forbes nel 2021 come l'uomo più ricco di Russia - con un patrimonio stimato a oltre 29 miliardi di dollari. Poi c'è Aleksei Alekstandrovic. È di casa nella City; ha rilevato in Germania in piena pandemia quasi il 35% del colosso turistico internazionale Tui divenendone il maggior azionista. Ha il suo panfilo  da 144 metri di lunghezza.  In Italia ha una villa in Sardegna. C'è anche Aliser Usmanov, il banchiere benefattore della comunità ebraica Mikhail Fridman o l'ex vicepremier Igor Shuvalov. 

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