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Ucraina, "la guerra è finta e i soldati sono attori": il video che scatena i cospirazionisti, "farsa planetaria"

Giordano Tedoldi
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Nel villaggio globale della rete, il negazionista è una creatura multiforme. Non ha una visione del mondo e, dato che è un negazionista, nega perfino la realtà oggettiva e dunque il mondo stesso. Qualunque cosa è una cospirazione, un falso, un complotto. Le camere a gas sono una panzana, l'allunaggio un film di Kubrick, il Covid è una cospirazione del potere e i vaccini sono "sieri" imposti dalle case farmaceutiche. Ora che l'evento al centro dell'attenzione mondiale è la guerra in Ucraina, va da sé che anche quella è una messinscena. Il negazionista non deve nemmeno argomentare le sue follie, gli basta pescare un video nel mare magnum di internet che possa suggestionare nella direzione voluta il pubblico, e postarlo da qualche parte. 

 

 

LA GRANDE BUGIA
In un attimo, con la corrività propria dei social media, quel video diverrà virale, e molti, moltissimi inizieranno a credere che la guerra, e perfino il mondo, non esistono. Che la realtà è una colossale bugia. Ecco così che oggi pullulano video che proverebbero che la guerra sia un film recitato da attori che interpretano le vittime civili. Nel filmato si vedono in effetti un ragazzo e una ragazza che vengono cosparsi sul volto di sangue finto. I negazionisti che lo condividono, anche quelli che ne conoscono la reale provenienza, si guardano bene dall'informare che quel video non c'entra niente con la guerra, ma viene dal backstage di una serie televisiva ucraina che si chiama Contamin. O ancora, circola un video in cui un reporter di guerra ha alle spalle file di "body bags", i sacchi per cadaveri. A un certo punto uno dei sacchi prende vita, ne esce un uomo e un fotografo gli va incontro. Il filmato è stato condiviso con la seguente didascalia: «Miracolo! I morti ucraini tornano alla vita dopo essere defunti sui social media, ma vengono beccati vivi dalla telecamera». 

 

Curioso anche notare come il negazionista, che si serve abbondantemente dei social media, li accusi di essere propalatori di falsità. Inutile precisare che anche questo video non ha nulla a che fare con il conflitto in corso ma, come ha raccontato un giornale austriaco, documenta una manifestazione degli attivisti contro il surriscaldamento globale. Quei sacchi erano un monito circa i morti che avrebbe provocato lo sconvolgimento ambientale, non contenevano i caduti sotto le bombe. Peraltro questo stesso video era stato utilizzato dai negazionisti del Covid: l'abbiamo detto, oggi il negazionista non deve faticare troppo, anche un video già sputtanato può tornare utile, non si butta via niente, come il maiale. 

 

UNA BURLA
E ancora, è diventato virale un fermo immagine di Fox News che mostra due volontari ucraini che maneggiano fucili visibilmente finti, di legno. Anche qui, l'immagine è accompagnata da un testo che spiega che se le armi sono finte, anche la guerra è finta. Ma sì, è tutta una burla. No, cari negazionisti, qualcuno di voi potrebbe anche avere l'onestà di dire quello che sa benissimo, e cioè che il fermo immagine risale a metà febbraio, e documenta un corso di addestramento di alcuni volontari ucraini di estrema destra a Charkiv. Ma la prova che i negazionisti non hanno alcuna reale posizione o teoria su quel che accade, né positiva né negativa, ma sono solo personaggi che amano creare confusione, disordine, caos, come bizzarri ibridi di anarchici e situazionisti, è il fatto che ignorano volentieri il senso del ridicolo. Ecco così che l'attore Steven Seagal, come dimostra una foto freneticamente condivisa e apparentemente ritwittata anche dalla Cnn, si è schierato con le forze speciali russe posizionate vicino a Kiev. L'attore americano, che è di nazionalità americana, serba e russa, forte del suo curriculum di film in cui stende il nemico a colpi di Aikido, indubbiamente darà un apporto fondamentale alle forze speciali di Putin. Ma no, questo sì è un fake, l'attore ha dichiarato che considera Russi e Ucraini «una sola famiglia» e spera in una «risoluzione pacifica» della contesa. Ma che ci possiamo fare, per il negazionista tutto è falso, tranne il fatto che tutto è falso.

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