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Chernobyl "disconnessa dalla rete elettrica: non riceviamo più i dati". Sospetto-choc: le ragioni della mossa russa

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La centrale nucleare di Chernobyl è stata completamente disconnessa dalla rete elettrica a causa di azioni militari in corso da parte dei russi. Lo riferisce l'operatore ucraino Ukrenergo precisando che il sito non ha più connessione elettrica. "Le azioni militari sono in corso, nessuna possibilità di ripristinare le linee. Anche la città di Slavutich è senza alimentazione", spiega ancora l'operatore. Scattata immediatamente l'allerta per il rischio di rilascio di sostanze radioattive, visto che la mancanza di energia impedirebbe potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito.

Il sospetto è che Mosca abbia intenzione di togliere la luce gradualmente alle città ucraine. Poche ore fa, la Russia aveva assicurato di avere "il controllo della situazione" nel sito nucleare a nord di Kiev, diventato tristemente famoso per il disastro dell'aprile 1986. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha risposto così all'Aiea che in mattinata aveva riferito dell'interruzione della trasmissione dei dati sui livelli delle radiazioni nell'ex centrale.

 

 

 

L'Aiea ha "perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia della centrale di Chernobyl", scriveva l'Agenzia internazionale per l'energia atomica in una nota. Il direttore generale Rafael Mariano Grossi aveva lanciato poi un appello a Mosca per chiedere che sia rispettata la rotazione dei 210 tecnici che lavorano alla centrale, "al lavoro senza interruzione" dal 24 febbraio scorso, quando le truppe russe hanno assunto il controllo dell'impianto, mettendo in guardia dal rischio che può comportare il mancato avvicendamento del personale tecnico. 

 

 

 

 

Dalla centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande d'Europa, arrivavano indiscrezioni inquietanti in questo senso. Dopo che la Guardia nazionale russa ha annunciato il "pieno controllo" della infrastruttura, con i 240 militari in servizio che avrebbero deposto le armi "per tornare a casa", aggiungendo che le attività della centrale proseguono regolarmente, il ministro dell'Energia ucraino Herman Haluschenko ha denunciato addirittura le "torture" ai danni dei tecnici: "Secondo le nostre informazioni, gli occupanti hanno obbligato la direzione dello stabilimento a registrare un messaggio che intendono utilizzare a fini di propaganda". "Il personale operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhya è stato tenuto in ostaggio per 4 giorni" e "i dipendenti dell'impianto sono fisicamente e psicologicamente esausti", prosegue. "Chiediamo ai nostri partner internazionali - è l'appello - di prendere tutte le misure per far ritirare le forze di occupazione russe dagli impianti nucleari e chiudere il cielo sopra l'Ucraina. Un guasto in una centrale nucleare a causa dell'uso di armi da parte delle truppe russe provocherà un disastro per l'intera Europa. La responsabilità di questo sarà interamente della Russia. Se si verifica un guasto, gli europei saranno costretti a trasferire il comfort delle loro case in rifugi antiradiazioni. Dobbiamo fermare insieme il terrorismo nucleare russo. Dobbiamo farlo ora, finché non sarà troppo tardi".

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