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Taiwan, "raddoppiate le ore di addestramento": altro che esercitazione, riservisti pronti all'invasione cinese

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Mentre la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia va avanti da oltre due settimane, a Taiwan c’è una certa apprensione riguardo a quello che potrebbe avvenire nei prossimi mesi. Sebbene la presidente Tsai Ing-wen abbia respinto qualsiasi parallelismo tra i due dossier, definendo “ingiusto” il paragone tra l’invasione russa e le minacce cinesi a Taipei, la popolazione è preoccupata che quanto sta accadendo in Ucraina possa “facilitare” Pechino.

 

 

A dispetto delle dichiarazioni della presidente, nel frattempo Taiwan ha raddoppiato i tempi di addestramento per i riservisti e ha aggiunto anche un’altra importante novità: l’addestramento per i militari in congedo che possono essere richiamati in caso di necessità (sono oltre 2 milioni in tutta l’isola) è passato da 5-7 giorni a due settimane. E dalla teoria si passa alla pratica: sono infatti partite le esercitazioni a fuoco nei poligoni. Che Taiwan si stia quindi preparando alla cosiddetta “guerra asimmetrica”?

 

 

La presidente Tsai Ing-wen ha fatto visita indossando la tuta mimetica ad una base militare di Taoyuan, dove sono in corso i campi di addestramento per i riservisti. Insomma, la crisi ucraina nel concreto ha messo Taipei in allarme più di quando vorrebbero mostrare. Anche se appare plausibile che l’attacco cinese non sia imminente, dato che Pechino considera prioritario arrivare al 20esimo Congresso nazionale del Partito senza tensioni internazionali.

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