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Volodymyr Zelensky, il trionfo: liberato il sindaco di Melitopol rapito. "Scambiato con 9 soldati-bambini russi"

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L'esercito russo ha liberato Ivan Fedorov, il sindaco della città ucraina assediata di Melitopol rapito diversi giorni fa. In cambio, l'esercito ucraino ha riconsegnato nove coscritti russi presi come prigionieri nel corso di vari scontri armati. Lo ha reso noto Dariya Zarivna, addetto stampa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I nove soldati catturati e consegnati in cambio, hanno sottolineato le autorità di Kiev non a caso, erano "nati nel 2002 e nel 2003: sono in realtà bambini", ha spiegato Zarivna, secondo la stampa ucraina. Un messaggio fortissimo, quello della carta d'identità dei nemici russi. Il sottotesto è che Vladimir Putin ha mandato a combattere in Ucraina, in situazioni logistiche difficilissime, un esercito di ragazzini e non di professionisti della guerra. Tesi che sembra suffragare quanto emerso spesso in queste tre settimane di invasione, e cioè che molti soldati di leva siano stati "ingannati", camuffando la missione da "esercitazione" salvo scoprire la realtà una volta spediti al fronte.

 

 

 

L'Ucraina aveva accusato venerdì scorso la Russia di aver rapito Fedorov. Nel filmato di una telecamera di sorveglianza, si era anche intravisto il giovane sindaco che veniva portato via in strada, alla luce del sole, con una borsa sopra la testa da un folto gruppo di soldati russi, pesantemente armati, nella Piazza della Vittoria a Melitopol. 

 

 

 

 

Anche per questo, la vicenda di Fedorov è diventata altamente simbolica. E il presidente Volodymyr Zelensky ne ha approfittato per incontrare di persona il sindaco e conferirgli la medaglia "per il coraggio" di III grado. La foto è diventata virale su Twitter.

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