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Shoigu e Gerasimov, i generali scomparsi con i codici nucleari: il sospetto spaventa il mondo, cosa c'è dietro

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Le poche apparizioni in pubblico di Sergei Shoigu e Valery Gerasimov fanno temere il peggio. Il primo, ministro della Difesa russo, è sì apparso in un video dopo 13 giorni di assenza, ma il suo filmato ha destato parecchi sospetti. Nel monitor che lo riprende in collegamento per una conferenza con Vladimir Putin si vedono "immagini strane": prima vari movimenti davanti alla webcam, poi di colpo Shoigu seduto sulla poltrona. 

 

 

Oltre al ministro c'è un'altra personalità molto importante del Cremlino che sta destando preoccupazioni. Gerasimov, generale capo di stato maggiore delle Forze armate dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina avrebbe cominciato a distaccarsi dalla linea dello "zar". E di lui non si hanno notizie. Gerasimov manca infatti all'appello dall'11 marzo scorso, da quando l'agenzia russa Tass ha parlato di alcuni suoi colloqui con l'omologo turco Yashar Guler. Anche gli americani sarebbero in pensiero, tanto che il segretario della Difesa Lloyd Austin avrebbe cercato invano di mettersi in contatto con i due nei giorni scorsi.

 

 

Un timore che cresce, visto e considerato che i due, assieme al presidente, sono gli unici ad avere in mano i codici per attivare un attacco nucleare. Nel mirino un'eventuale escalation del conflitto. Alcuni funzionari americani hanno ribadito che la tendenza di Putin sarebbe quella di intensificare gli attacchi invece di tirarsi indietro quando si sente messo alle strette. E questo, con una resistenza ucraina in crescendo, può essere l'occasione. A cercare di giustificare l'assenza, almeno quella di Shoigu, ci ha pensato il portavoce Dmitrij Peskov: "Il ministro della Difesa ora ha molte preoccupazioni. C'è un'operazione militare speciale in corso. Non è il momento per l'attività mediatica. È abbastanza comprensibile". I cattivi presagi però non si placano.

 

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