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Anna Kalashnikova, Chanel non vende l'abito alla star russa? Lei impazzisce: "Amante di un nazista"

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Vietato indossare Chanel. Il noto marchio di moda ha deciso di chiudere tutti i propri punti vendita in Russia e di vietare alle influencer di indossare capi e accessori. Il brand ha anche deciso di adottare una nuova policy: una "certificazione" da firmare al momento dell'acquisto in cui si afferma che i capi del marchio non verranno indossati in Russia. La casa di moda ha così preso provvedimenti e seguito le sanzioni adottate dall'Occidente contro Vladimir Putin e l'invasione in Ucraina. Non hanno preso bene la notizia, le star e figlie di oligarchi russi, ma anche modelle e personaggi pubblici. Tra queste c'è Liza Litvin, che ha raccontato di come le sia stato impedito di acquistare una borsa Chanel in un centro commerciale a Dubai. "Sono andata in una boutique di Chanel nel Mall of the Emirates - ha scritto alquanto offesa -. Non mi hanno venduto la borsa perché (attenzione!) vengo dalla Russia!!!".

 

 

Stesso sfogo è arrivato da Anna Kalashnikova, la presentatrice 37enne, che ha dovuto rinunciare all'acquisto di orecchini e di una borsa sempre a Dubai: "Sappiamo che porterai acquisti in Russia, quindi non possiamo vendere gli articoli del nostro marchio" è stata la risposta del commesso. Risposta a cui la conduttrice ha a sua volta replicato: "Mi sono ricordata che Coco Chanel non era non solo l'amante di un ufficiale nazista, ma anche un agente dei servizi segreti tedeschi. Quindi questa azione del suo marchio mi fa davvero ricordare la sua biografia. È così basso sostenere il fascismo e la russofobia". 

 

 

E ancora, è la volta dell'influencer Yana Rudkoskaya. La 47enne produttrice di spettacoli musicali si è detta sconvolta: "Questo è uno shock per una donna che acquista Chanel e Chanel Haute Couture da più di 20 anni e che si è seduta alle sue sfilate in prima fila". Dal canto suo il marchio non intende fare retromarcia, salvo scusarsi: "Comprendiamo che queste misure, volte a rispettare i requisiti di legge, possono creare alcuni disagi per alcuni clienti" e rassicura "Stiamo attualmente lavorando per migliorare la procedura e ci scusiamo per eventuali malintesi e inconvenienti correlati".

 

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