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Vladimir Putin tradito da 300 soldati russi: "Perché ora combattiamo con Zelensky", golpe a Mosca?

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Sono sempre di più i soldati russi che decidono di cambiare schieramento e di combattere in difesa dell’Ucraina. “Ho saputo che nelle ultime 24 ore ci sono state 300 richieste per entrare nella nostra legione”, ha dichiarato uno dei militari in un punto stampa allestito da Interfax Ucraina. “Legione della Russia libera”, questo è il nome sotto cui si stanno riunendo i russi passati a combattere tra le file di Kiev.

 

 

Tale legione è nata per opporsi al “regime di Vladimir Putin”, come loro stessi lo definiscono. Tre ex soldati dell’esercito russo si sono presentati al punto stampa con la testa incappucciata e senza rivelare il proprio nome: una precauzione necessaria, dato che temono ripercussioni da parte di Mosca. Proprio per questo motivo non hanno voluto neanche specificare la brigata di cui facevano parte, né le circostanze che li hanno portati a cambiare lato. “Non vogliamo compromettere la sicurezza nostra e soprattutto delle nostre famiglie rimaste in Russia, senza la possibilità di andarsene - hanno dichiarato - se parliamo, i nostri parenti saranno perseguitati”.

 

 

Imprecisato anche il numero di membri di questa “legione della Russia libera”, ma i soldati ci hanno tenuto a far sapere che sono “tanti” e che tra le loro file ci sono “militari ed ex militari, cittadini russi e bielorussi”. Infine un appello rivolto a tutti i cittadini e soldati russi: “Unitevi a noi per combattere il regime di Putin. Il nostro obiettivo è fermare la morte dei civili, perché prima finisce la guerra, meno vittime ci saranno da entrambi i lati”.

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