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Vladimir Putin, "il buco nero che può risucchiarlo": se perde in Ucraina, che fine farà il "falso zar"

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Mikhail Shishkin è uno degli scrittori russi contemporanei più famosi all’estero, non a caso è in corsa per il Premio Strega europeo. Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, la sua missione è dar voce a chi non ne ha contro la dittatura di Vladimir Putin. Quest’ultimo ha un “buco nero al posto del cuore”, nel quale “risucchia ogni cosa: la Russia e l’Ucraina sono già dentro e ora tutto il mondo ci sta finendo. Siamo tutti ostaggi di Putin, in attesa che non schiacci il bottone rosso”.

 

 

La speranza di Shishkin, palesata in un’intervista al Giornale, è che “l’esercito ucraino sconfigga quello russo, e che i soldati russi, a un certo punto, capiscano di essere solo vittime e si rifiutino di combattere”. Lo scrittore è particolarmente negativo sul futuro della Russia, indipendentemente da come andrà a finire questa guerra: “In Russia si ripete sempre la stessa storia: se uno zar vince, è un vero zar; altrimenti è un falso zar. Putin ha vinto in Crimea ma se perde questa guerra per la popolazione sarà chiaro che è un falso zar, e quindi ne servirà uno nuovo. E sarà la fine di Putin”.

 

 

Dopo di lui però potrebbe arrivare un “nuovo Putin”, del quale ancora non conosciamo il nome: “Sono ottimista per l’Ucraina - ha dichiarato Shishkin - ma non per la Russia: vedo un futuro buio. È facile cambiare Putin, ma come si possono cambiare lo Stato e il popolo russo?”. Insomma, anche senza l’attuale leader del Cremlino, è improbabile che ci sia una vera rivoluzione in Russia.

 

 

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