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Volodymr Zelensky e Boris Johnson? "Questa foto è assurda", perché Londra vuole "uccidere" Ucraina ed Europa

Boris Johnson e Volodymyr Zelensky

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Nella guerra possono diventare "pericolosi" i leader politici e i militari "perché considerano ogni avvenimento, qualunque esso sia, come una occasione". Domenico Quirico, nel suo articolo su La Stampa, confessa di essere rimasto "colpito" dalle "immagini di una recente passeggiata, che ha sfiorato l'Assurdo, per le vie di Kiev; città appena svincolatasi, a caro prezzo, dall'essere trincea, prima linea". Quella di Boris Johnson e Volodymyr Zelensky. "Li seguono energumeni armati fino ai denti, al progredire della strana coppia si muovono come lucertole svegliate dall'avvicinarsi degli uomini", scrive. "Puntano i fucili verso gli angoli come se dovesse spuntare a ogni momento un carro armato o un manipolo di kamikaze".

 

 

Il premier inglese, "leader di una isola che alimenta la economia facendo ponti d'oro agli oligarchi di tutti i continenti senza guardar troppo per il sottile", mostrava a Zelensky, che "si difende con gran successo dall'aggressione russa, le meraviglie che si potevano estrarre dalla sua prossima donazione: un mastodontico carico di armi britanniche dell'ultima generazione, le armi non più per la resistenza eroica ma per la vittoria finale".

 

 

Perché secondo Quirico, Johnson fin dall'inizio del conflitto ha sempre voluto essere "davanti a tutti nella coalizione occidentale" e quelli "da cui ci tiene di più a distinguersi sono gli europei". "Preferirebbe non averli di nuovo accanto questi relitti della Brexit, per marciare su Mosca nel ruolo di avanguardia della guerra totale gli bastano sul continente i fidi polacchi" e "naturalmente gli americani". Boris "parla solo di guerra, la vuole a ogni costo, grande, rumorosa, invadente, stravincente. Fermare l'invasore non gli basta. Esige entusiasmo, la vittoria con grida. Putin per il primo ministro è già isolato, cancellato dalla geopolitica del globo". Johnson vuole essere il "suggeritore e regista" di Zelensky, conclude Quirico, "il capofila nello schieramento occidentale degli entusiasti della guerra, di quelli che intravedono la possibilità, constatato il marciume dell'esercito putiniano affondato nella fanghiglia ucraina, di marciare su Mosca. Per andare ad arrestare Putin e i gerarchi".
 

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