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Viktor Orban smascherato? Cannoni e radar, il "traffico d'armi" in gran segreto verso l'Ucraina: scoop del NYT

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Mentre si fa strada l'intenzione di aumentare i rifornimenti militari all'Ucraina, la Russia minaccia ritorsioni. La Nato, pur essendo favorevole a inviare armi a Kiev, cerca allo stesso tempo di ponderare bene le proprie mosse per evitare un'escalation, un punto di non ritorno. Ecco perché continuano ad andare avanti le discussioni sull'opportunità di dare o no agli ucraini tank e caccia. Questa cautela, però, potrebbe non servire a nulla, dal momento che Putin potrebbe decidere di vendicarsi anche solo per l'affondamento dell'incrociatore Moskva.

 

 

 

In ogni caso, pare che alcuni Paesi dell'Occidente - volendo rimanere defilati - scelgano di far arrivare i loro "aiuti" a Kiev per vie traverse: una - come riporta il Corriere della Sera - sarebbe un tracciato per le "merci" che arriva dalla parte sud della Polonia; mentre un'altra arriverebbe dalla Slovacchia. A tal proposito il New York Times ha rivelato che è proprio attraverso i convogli dei treni slovacchi che alcuni Paesi decidono di mandare a Kiev degli equipaggiamenti. Tra questi ci sarebbe l’Ungheria che, ufficialmente, ha detto di opporsi all’assistenza militare. Eppure, nei fatti, Viktor Orban starebbe operando in direzione opposta rispetto a quella ufficiale.

 

 

 

Nel frattempo, come confermato dal Pentagono, gli americani starebbero sviluppando un programma di addestramento per le forze ucraine in Europa, così da insegnare loro a utilizzare le nuove armi inviate. Si tratta soprattutto di cannoni da 155mm, radar anti-artiglieria e quelli Sentinel per la difesa area. "Credo che l’obiettivo sarà di utilizzare le truppe che sono già sul campo", ha spiegato il portavoce del Pentagono John Kirby, facendo riferimento ai 100mila soldati americani già dislocati fra Europa e Paesi baltici. Proprio loro, infatti, dovrebbero farsi carico dell'addestramento. 

 

 

 

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