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Roman Abramovich, "blitz a Kiev": tam-tam impazzito, smentite e sospetti. Da che parte sta l'oligarca?

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Tutto ciò che riguarda l'oligarca russo Roman Abramovich, da che è iniziata l'invasione in Ucraina, è avvolto dal mistero: da che parte sta? Cosa ci faceva ai negoziati? È stato davvero avvelenato? Ha incontrato Vladimir Putin? È davvero uno dei pochissimi ad avere le chiavi di accesso allo zar? Domande, come detto, che ad oggi non hanno risposta.

 

 

E oggi, nel giorno di Pasqua, domenica 17 aprile, ecco l'ultimo giallo. Secondo media Usa, Abramovich si è recato a Kiev nel tentativo di far riprendere i negoziati di pace tra Russia e Ucraina, che si sono interrotti da che sono emerse le prove delle atrocità russe nei confronti dei civili. La notizia è stata rilanciata da Bloomberg, che cita "fonti informate".

 

Ma un portavoce di Abramovich ha subito smentito che si trovi in Russia. Eppure secondo le fonti l'oligarca russo avrebbe avuto un incontro con i negoziatori ucraini per discutere i modi per rilanciare i negoziati. Il miliardario russo, che ha un profondo legame di lunga data con Vladimir Putin, ha agito come mediatore sin dall'inizio della guerra su richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Anche se, come detto in premessa, non è ancora stato possibile capire che ruolo e che partita stia giocando davvero.

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