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Sarmat, il supermissile di Vladimir Putin: l'arma finale per l'Apocalisse atomica

Mirko Molteni
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Nel pieno della guerra contro l'Ucraina e della tensione con l'Occidente, la Russia sperimenta un nuovo, potentissimo, missile nucleare intercontinentale, che è anche un messaggio dello "zar" Vladimir Putin agli Stati Uniti, alla Nato e soprattutto all'opinione pubblica europea, timorosa delle minacce russe. È l'RS-28 Sarmat, che ieri ha compiuto il suo primo volo sperimentale dopo una lunga fase di progettazione.

 

 

 

Il missile è stato lanciato ieri alle 15.12, ora di Mosca, dal poligono di Plesetsk, nella regione settentrionale di Arcangelo, sulle sponde del Mar Bianco, e ha solcato in traiettoria balistica il mastodontico territorio russo fino alla Siberia. Le sue testate multiple inerti, da addestramento, hanno impattato, secondo il Ministero della Difesa russo, nel perimetro-bersaglio di Kura, nella penisola della Kamchatka, a due passi dall'Alaska e dunque dagli Stati Uniti. Putin ha assistito al lancio dal Cremlino con un collegamento video e ha dichiarato: «Quest' arma non avrà eguali al mondo per lungo tempo e farà sì che coloro che tentano di minacciare il nostro Paese ci pensino due volte prima d'agire». Ha aggiunto che «il nuovo complesso è capace di surclassare le difese antimissile». 

Che cos'è l'RS-28 Sarmat: guarda il video su Youtube 

 

MACH 20 - Il Sarmat, intitolato all'antico popolo delle steppe, i sarmati, antenati dei russi, è un missile a due stadi molto massiccio, lungo 35 metri e del diametro di 3 metri. Disegnato nel centro progettazione razzi Makeyev di Miass, negli Urali, è stato costruito dallo stabilimento Kras Mash di Krasnoyarsk. Al lancio pesa 200 tonnellate, ma può accelerare le testate fino a Mach 20, cioè 20 volte la velocità del suono (25.000 km/h). La sua gittata di 18.000 km è la maggiore del mondo e il suo unico difetto pare la mole che lo costringe a essere lanciato da rampe fisse in silos sotterranei, anziché da rampe mobili su autocarri. Ma la sua grande ogiva ha spazio per un massimo di 15 testate nucleari, sebbene il carico normale possa stabilizzarsi su 10 testate da 750 chilotoni di potenza ciascuna (l'atomica di Hiroshima era solo 12 chilotoni).

 

 

 

In alternativa, ogni Sarmat può trasportare 3 esemplari della testata ipersonica planante Avangard, che con la sua traiettoria manovrata può scansare le difese antimissile. Può portare anche finte testate "esca", per ingannare gli americani. Per giunta, può immettere le testate in un'orbita spaziale che le può portare sull'America da ogni direzione, sfruttando la sfericità del pianeta. I russi vogliono avviare subito la produzione di serie per farlo entrare in servizio entro la fine del 2022.


SPERIMENTAZIONI - Si spera che tale arma, dedicata all'Apocalisse atomica, non sia mai impiegata. Diversamente, la Russia ha potuto sperimentare "dal vivo" armi convenzionali, ma comunque temibili, nel "laboratorio" dell'Ucraina, come il missile ipersonico Khinzal, lanciato in volo da caccia Mig-31 e capace di penetrare nel sottosuolo e colpire bunker con la forza d'impatto dovuta a una velocità di Mach 10. O come le testate termobariche dei lanciarazzi TOS-1 che creano una piccola tempesta di fuoco simile a un'atomica in miniatura.

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