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Volodymyr Zelensky ha tirato troppo la corda? "Irritazione alla Casa Bianca", rovinoso retroscena

Blinken e Zelensky

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Saranno pure "gli alleati più vicini all'Ucraina insieme ai britannici" ma tra gli Usa e Volodymyr Zelensky sale la tensione. Blinken e Austin sono arrivati ieri 24 aprile a Kiev dopo che il presidente ucraino aveva annunciato pubblicamente e in pompa magna la prima visita ufficiale di esponenti dell'amministrazione Usa a Kiev. Un'uscita, rivela La Repubblica in un retroscena, che non era stata concordata con la Casa Bianca e che ha costretto gli Stati Uniti a rivedere i piani per la sicurezza e forse a ritardare l'arrivo della delegazione annunciata "nel pomeriggio" da Zelensky.

 


 
Fino a che, a mezzanotte, un consigliere del presidente ha comunicato che era in corso il colloquio e che Zelensky aveva già chiesto l'embargo totale al gas russo e presentato la lista delle armi agli sponsor americani. Perché quelle che gli Usa gli hanno consegnato finora non bastano: "Non potete venire a mani vuote, ci aspettiamo non solo qualche regalo o tipo di torta, ma cose specifiche", ha detto. Igor Zhovkva, suo consigliere, alla Nbc. Servono: sistemi anti-missile, sistemi anti-aerei, veicoli corazzati e carri armati.

 

 

Gli Stati Uniti finora hanno sempre accontentato Zelensky e Joe Biden ha messo sul piatto 3,4 miliardi di aiuti militari e ha convinto gli alleati a seguirlo. 

Ma in questo scenario i negoziati sono al palo e bisogna vedere cosa riuscirà a portare a casa Antonio Guterres. Il segretario generale delle Nazioni Unite oggi 25 aprile parte in una missione che da Ankara lo porterà a Mosca e poi a Kiev. A Zelensky non è piaciuto l'ordine degli appuntamenti. "La guerra è in Ucraina, non ci sono cadaveri nelle strade di Mosca", gli ha detto. Insomma, tra l'Onu e Zelensky il rapporto è tutto da costruire. 

 

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