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Burevestnik, missile a propulsione nucleare che colpisce a 20mila km: ecco "l'arma mai vista" di Vladimir Putin

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La minaccia di Vladimir Putin sull'utilizzo di "armi mai viste prima" in caso di attacco contro la Russia ha allarmato l'intera comunità internazionale. Ma a quali armi fa riferimento lo zar? Nell’arsenale di Mosca ci sarebbero tante opzioni a disposizione, a cominciare dal Samat. Si tratta di un missile intercontinentale di 200 tonnellate con un raggio d’azione di 18mila chilometri. Il suo potere? Sarebbe addirittura in grado di perforare lo scudo difensivo americano.

 

 

 

Tra le armi ci sono pure l’Avangard e il Poseidon. Il primo, come spiega il Corriere della Sera, è un ordigno strategico ipersonico capace di centrare un obiettivo a 6mila chilometri di distanza con la possibilità di portare anche testate nucleari o convenzionali. Il secondo invece è un super-siluro che colpisce soprattutto formazioni navali o coste. Nell'arsenale, poi, compare anche il Burevestnik, "un missile da crociera a propulsione nucleare, con un raggio d’azione stimato tra i 10mila e i 20 mila chilometri", scrivono Andrea Marinelli e Guido Olimpio sul Corsera.

 

 

 

 

Ma non è finita qui. Perché tra le "armi mai viste prima" ci sono pure il Khinzal, altro missile ipersonico; lo Zircon, altro ordigno ipersonico; e la Fab-3000, la super bomba da 3 tonnellate studiata per distruggere qualsiasi tipo di bunker. Altro rischio riguarda le armi chimiche e quelle biologiche E' dall'inizio dell'invasione, infatti, che si teme un ricorso a quel tipo di strumenti: agenti soffocanti come il cloro o i nervini. Non meno pericolose le armi nucleari tattiche che, a differenza di quelle strategiche, colpiscono su distanze più brevi.

 

 

 

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