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Joe Biden, la telefonata cambia la guerra: dietrofront sui missili e assist a Putin. Per Zelensky si mette male

Mirko Molteni
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L'Ucraina è delusa dal rifiuto americano di fornirle il più potente lanciarazzi dell'US Army. Lo rivela la testata USA Politico, che da funzionari del Pentagono ha saputo che Washington nega a Kiev i cingolati M270, che portano una rampa di lancio multipla per 12 razzi con testata a grappolo, di gittate variabili fra 26 e 70 km, ma in grado anche di lanciare missili ATACMS che arrivano a 300 km di gittata. Secondo i funzionari anonimi: «C'era stato un momento favorevole al summit Nato alla base Usa di Ramstein, in Germania, ma ora è passato e a Kiev monta una frustrazione crescente». Gli americani non vogliono che gli ucraini bombardino ulteriore territorio russo al di là di una stretta fascia di confine, come hanno fatto anche ieri sparando razzi Grad su villaggi nella regione di Belgorod. Non è l'unica delusione per il governo ucraino, poiché il cancelliere tedesco Olaf Scholz s' è detto «non favorevole a una procedura più breve per l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea». A Kiev si possono però consolare con il voto del Senato americano che ha dato l'ok allo stanziamento di 40 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari per l'Ucraina.

 

 


COLLOQUI A DISTANZA
Ieri il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, e il capo dello Stato maggiore delle forze americane, Mark Milley, si sono sentiti al telefono «su iniziativa americana», parlando di «questioni di reciproco interesse, compresa la situazione in Ucraina». Sulla telefonata Milley-Gerasimov, ha commentato il generale americano Tod Wolters, comandante supremo della Nato: «Spero che ci avvicineremo di un passo a una soluzione diplomatica». Il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, ha detto che «noi siamo disponibili a riprendere i negoziati, sono stati gli ucraini a sospenderli». Ma il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak gli ha ribattuto: «Un cessate il fuoco è impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe». Sul campo, se gli ucraini resistono, non riescono però a respingere i russi dalle zone occupate. Secondo il ministero della Difesa britannico, sono stati rimossi generali russi ritenuti responsabili dei rovesci nei primi mesi della campagna. Ma i soldati di Mosca hanno ora circondato Severodonetsk e Lysychansk, ultime sacche di resistenza ucraina nel Lugansk, bombardandole e causando ieri 12 morti e 40 feriti. A Lysychansk s' è formata una sacca con 2.500 soldati ucraini accerchiati per i quali, stando all'agenzia RIA Novosti: «L'opzione è deporre le armi e sopravvivere, o continuare la resistenza e morire». Sembra la replica dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, dove prosegue l'evacuazione degli ucraini arresisi.Secondo i russi, ieri se ne sono consegnati 771, portando il totale a 1730. L'agenzia Ukrinform ha stimato che nell'ultimo mese l'acciaieria sia stata bombardata con un totale di 714 tonnellate di esplosivo.Equivarrebbe alla potenza di una micro-atomica tattica da 0,7 kilotoni. Intanto le milizie filorusse di Donetsk hanno detto che «20 paracadutisti ucraini della 95° Brigata d'assalto hanno deposto le armi».

 

 


LA CRISI ALIMENTARE
Il servizio segreto ucraino SBU ha annunciato invece che «dall'inizio della guerra abbiamo smascherato 88 gruppi di sabotatori e spie, catturando 800 persone». Preoccupa la crisi del grano e l'Onu fa appello a Mosca perché consenta le esportazioni e tolga il blocco navale. Per il viceministro russo degli esteri Andrei Rudenko: «Riapriremo i porti se verranno ritirate le sanzioni imposte da Stati Uniti e UE». Il ministro ucraino dell'Agricoltura, Nikolay Solsky, avverte: «Quest' anno ci aspettiamo un raccolto pari al 50% dell'anno scorso. A causa del conflitto sono seriamente minacciate le semine invernali. Siamo disposti a pagare 700 dollari per tonnellata di grano?». La Nato resta sul chi vive e ieri s' è registrato un nuovo volo militare di un aereo da carico dell'Aeronautica Italiana, volo IAM1434, decollato da Pratica di Mare e atterrato alla base polacca di Rzeszow con a bordo probabili forniture per l'Ucraina. Sempre ieri, l'ambasciatore Usa a Varsavia, Mark Brzezinski, ha detto che «ci sono in Polonia 12.600 militari americani, numero più alto di sempre». I francesi hanno dislocato ieri nella base Nato di Costanza, in Romania, sistemi antiaerei e antimissile Mamba «per proteggere la base» in cui ci sono anche piloti italiani con caccia Eurofighter Typhoon. 

 

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