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Papa Francesco, "perché non può tornare in Argentina". Vaticano travolto dallo scandalo

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Nemo propheta in patria, nemmeno Papa Francesco. Secondo Repubblica, c'è un motivo per cui Bergoglio non può tornare nella sua Argentina. Il pontefice, dal 2013 anno della sua salita al Soglio, non ci ha più rimesso piede. "Dopo qualche mese, la domanda su 'quando la visiterà' si è trasformata in 'perché non vuole andare'", suggerisce il quotidiano diretto da Maurizio Molinari. Ci sono gravi frizioni diplomatiche, confermate da quanto scritto lo scorso 9 maggio dal quotidiano argentino El Nacional. Il presidente argentino Alberto Fernandez, dal 16 maggio in visita in Spagna, avrebbe accantonato l'idea di visitare Roma perché il Papa avrebbe rifiutato un incontro con lui in Vaticano. 

 

 

 

In Sud America, l'episcopato argentino ha pubblicamente condannato gli attacchi (il "maltrato", i maltrattamenti) a cui è sottoposto quotidianamente l'arcivescovo di Buenos Aires. Tutto sarebbe legato allo scandalo del vescovo Gustavo Zanchetta a 4 anni e 6 mie di carcere per abuso sessuale continuato e aggravato su due ex seminaristi. Un caso che ha scatenato la rabbia dei fedeli e messo nei guai proprio Bergoglio, che aveva scelto personalmente monsignor Zanchetta e che secondo le ricostruzioni più maliziose aveva addirittura tentato di salvare accogliendolo a Roma nel 2017 affidandogli un incarico all'Apsa per "sottrarlo" alla giustizia argentina.

 

 

 

 

Nel  dossier di contestazioni al Santo Padre, aggiunge Repubblica, c'è anche la pessima gestione finanziaria della Diocesi di Buenos Aires, a opera di un altro fedelissimo del Papa, il cardinale Mario Poli. Tornare a casa, in Argentina, significherebbe per Francesco esporsi a un fuoco amico di rara intensità. Sicuramente senza precedenti nella storia del Pontificato moderno.

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