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Giuliano Amato, mossa segreta: cosa ha offerto alla Russia, retroscena dalle Sacre Stanze

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Giuliano Amato al centro delle trattative diplomatiche tra Italia e Russia. La guerra in Ucraina, come ricorda il Corriere ha messo a dura prova i rapporti tra e Corti costituzionali europee e mondiali. La mossa di quella russa che ha deciso di ritirarsi dalla Conferenza che riunisce le corti del Continente ha spiazzato e non poco anche l'Italia. I Paesi baltici ne avevano chiesto l'espulsione e per tutta risposta Mosca ha deciso di uscirne protestando contro "ingerenze politiche" che vanno contro i "principi giuridici" su cui si basano i rapporti tra le varie corti europee.

 

E in questo quadro è intervenuto proprio il presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato. Il "Dottor Sottile" con una mossa diplomatica avrebbe scongiurato la totale rottura tenendo aperto un canale di dialogo con i giudici costituzionali russi e bielorussi. Nel ella vertice del Bureau direttivo della Conferenza mondiale di giustizia costituzionale (WCCJ), Amato ha avanzato la proposta di una risoluzione che dà ai giudici di Mosca la possibilità di restare nel consesso mondiale rinnovando l'adesione e il rispetto dei principi e dei valori comuni ai consessi internazionali come la WCCJ.

 

La proposta ha ricevuto il semaforo verde da otto Paesi membri su 12, con un solo voto contrario e tre astensioni. La risoluzione di fatto sottolinea l'importanza "del rispetto dei fondamentali principi di democrazia, stato di diritto e diritti umani al fine di ottemperare gli obblighi derivanti dall'adesione al WCCJ, e stabilisce che ciascun componente adotterà ogni azione e misura utili a metterli in pratica". Infine si sottolinea che "il Bureau promuove più che mai la massima cooperazione tra le Corti costituzionali, che costituisce un bastione a difesa della democrazia e dello Stato di diritto".

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