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Gas, Gazprom chiude i rubinetti all'Italia: "Non diamo spiegazioni", scatta il panico

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Gazprom ha comunicato a Eni la riduzione del 15% delle forniture di gas destinate all’Italia. Nessun motivo è stato fornito per giustificare questa decisione riguardante il nostro Paese, arrivata il giorno dopo che il colosso con sede a Mosca ha annunciato il taglio del 40% dei flussi attraverso il Nord Stream, gasdotto cruciale per le esportazioni russe in Europa.

Una stretta motivata da “problemi tecnici”, che nell’immediato crea disagi soprattutto alla Germania, che così perde quasi un quarto del proprio fabbisogno di gas. I russi hanno trovato il modo di scaricare la colpa sulle sanzioni, che hanno bloccato una turbina della Siemens e comportato il taglio delle forniture: il Nord Stream potrà erogare 100 milioni di metri cubi di gas al giorno contro i 167 finora recapitati. Questa decisione ha subito avuto un forte impatto sull’Europa, con i mercati che si sono spaventati, comportando un immediato rialzo dei prezzi.

Per quanto concerne l’Italia, Eni sta guidando gli sforzi del governo presieduto da Mario Draghi per ridurre la dipendenza dal gas russo, e lo sta facendo anche attraverso i suoi rapporti di lunga data con i produttori dei Paesi africani. Ancora più complicata, invece, la situazione per la Germania, che ha sì ridotto la sua dipendenza dal gas russo dal 55 al 35%, ma con il taglio annunciato da Gazprom perderà circa un quarto del proprio fabbisogno energetico legato al gas.

 

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