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Mario Draghi in treno circondato da 007, "separate le carrozze": cos'è accaduto nel cuore della notte

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Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono arrivati a Kiev dopo un viaggio in treno durato dieci ore. Il premier italiano, il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno raggiunto la capitale ucraina seguendo un percorso blindato che da Medyka, cittadina polacca al confine, li ha portati a destinazione. Durante la notte i tre leader europei hanno avuto un lungo colloquio a bordo del convoglio in vista dell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

 

Riporta il Corriere della Sera in un retroscena, che Draghi, Macron e Scholz, hanno viaggiato in carrozze diverse a bordo del medesimo convoglio. Dove si trovavano anche un centinaio di agenti dell'intelligence, dei tre diversi Paesi. Ad attenderli poi nella capitale c'era una rete di sicurezza composta da almeno 300 militari ucraini, integrati in una rete di prevenzione e scambio di informazioni che ha coinvolto anche i reparti militari speciali di Italia, Francia e Germania.

 

 

Una visita, quella dei tre leader che era stata preparata per settimane dalle diplomazie di Roma, Berlino e Parigi. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli: le esigenze di sicurezza, integrate con l'esercito ucraino; i programmi, che coinvolgono anche organizzazioni e pezzi di società civile. L'obiettivo di Draghi, Macron e Scholz era di portare un forte messaggio di solidarietà a Zelensky e al popolo ucraino. Un messaggio  all'insegna dell'unità e della piena coesione dei Paesi europei nel condannare l'invasione dell'Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell'aiutare Kiev. 

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