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Xi Jinping avverte sulla "espansione delle alleanze militari": la minaccia agli Usa

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Dalla Cina arriva un chiaro messaggio a Joe Biden, alla Nato e all'Unione europea: vietato tirare troppo la corda. E' il presidente Xi Jinping in persona a chiarire come la posizione di Pechino sulla guerra in Ucraina e i futuri assetti geopolitici mondiali sia molto chiara: assorbire gli scossoni (in questo caso, l'invasione voluta da Vladimir Putin) senza alimentarne altri, che siano economici (le sanzioni) o militari (l'espansione dell'Alleanza atlantica), perché per il regime comunista quello che più conta, oggi e domani, è la stabilità. L'unica condizione che permette alla Cina di crescere e consolidare il proprio potere.

Xi ha definito "arbitrarie le sanzioni dell'Occidente contro Mosca, sottolineando le loro ricadute sui Paesi in via di sviluppo e avvertendo i "principali Paesi sviluppati" sulla necessità di adottare politiche economiche "responsabili". Parlando al Business Forum dei Brics, sigla che riunisce Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, Xi ha detto, nel resoconto dei media statali, che "i fatti hanno dimostrato più volte che le sanzioni sono un 'boomerang' e una 'spada a doppio taglio'". Coloro che "politicizzano, strumentalizzano e armano l'economia mondiale sfruttano il predominio del sistema finanziario e monetario internazionale per imporre sanzioni arbitrarie che alla fine danneggiano gli altri e il mondo intero".

Il presidente cinese ha però messo in guardia anche contro l'"espansione" dei legami militari. La crisi ucraina "è un campanello d'allarme", ha spiegato Xi, sollevando i rischi di una "espansione delle alleanze militari" e di una "ricerca della propria sicurezza a spese di altri Paesi". Non a caso Cina, India e Sudafrica si sono astenuti su una risoluzione dell'Onu di condanna dell'invasione russa dell'Ucraina, anche perché Pechino e New Delhi hanno forti legami militari ed energetici con Mosca.

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