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Nato, "nucleo reazione rapida": 300mila uomini in più, scenari inquietanti

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La Nato trova i suoi nuovi assetti. La crisi in Ucraina sta fornzando un rapido aggiornamento degli assetti del patto atlantico e il vertice di Madrid metterà sul campo una grossa novità: ci saranno almeno 300mila unità in più nel nuovo scacchiere atlantico. Si tratta di fatto, come ricorda ilGiornale, del più grande rafforzamento delle capacità militari della Nato dalla fine della Guerra Fredda. Una vera e propria sfida in un momento delicatissimo per gli equilibri mondiali.

 

 

Va detto in questo caso che l'aumento delle truppe è di sette volte superiore a quelle attuali. Sette volte, un dato mostruoso che fa capire quanto sia alta la tensione ormai a livello internazionale dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. E contemporaneamente verrà portato avanti un "nuovo modulo", un nuovo schema per le posture di deterrenza. I nuovi assetti riguarderanno tutti i fronti su cui opera la Nato: terra, aria, mare, spazio e cyber.

 

 

La nuova mossa va in una direzione precisa. Come è noto la Nato ha rifiutato in occasione della guerra in Ucraina la soluzione dei "boots on the ground", ovvero gli stivali sul campo. Il rafforzamento sarà necessario per sorvegliare i confini orientali. Lde nuove truppe non verranno subito dislocate nei vari Paesi ma di fatto ruoteranno per due motivi: il primo di costi, il secondo per essere più reattive nel lungo periodo. E di fatto questo nuovo corso della Nato, come ha spiegato Stoltenberg, prevede al contempo "più equipaggiamenti pre-posizionati e scorte di forniture militari; più capacità avanzate, come la difesa aerea; centri di comando rafforzati; piani di difesa aggiornati, con forze pre-assegnate alla difesa di specifici alleati". Insomma la Nato si prepara al peggio e in queste manovre anche l'Italia avrà il suo ruolo essendo un membro fondamentale per le operazioni nel Mediterraneo. 

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