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Henry Kissinger, "tre scenari per l'Ucraina": Europa spazzata via?

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Sono tre, secondo l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, i possibili esiti della guerra in Ucraina. Come ha spiegato in un'intervista al settimanale britannico The Spectator, la prima possibilità è che la Russia "conquisti il 20% dell'Ucraina", ovvero la maggior parte del Donbass e "una striscia di terra lungo il Mar Nero". Si tratterebbe, ha aggiunto, di "una vittoria" per Mosca mentre "il ruolo della Nato non sarebbe così decisivo come si pensava in precedenza".

Un secondo possibile esito è "il tentativo di cacciare la Russia dai territori acquisiti prima di questa guerra, compresa la Crimea" ma in questo caso si configura una estensione della guerra contro la Russia. La terza via di uscita è il ritorno allo "status ante" l'inizio dell'invasione. Questo caso prevede il riarmo dell'Ucraina, "strettamente collegata alla Nato se non addirittura parte dell'Alleanza", e rappresenterebbe "un risultato sostanziale per gli alleati", dopo il rafforzamento dell'ingresso di Svezia e Finlandia.

Il ragionamento di Kissinger illumina meglio anche cosa ha portato alla svolta storica nello Strategic Concept, il report della Nato che per la prima volta ha inserito Russia e Cina tra i nemici della sicurezza mondiale. "la Russia è una minaccia diretta e la Cina è una sfida sistemica", ha riassunto con efficacia il quadro il presidente americano Joe Biden, di fatto la mente dietro l'irrigidimento della Nato nei confronti di Mosca e Pechino. Un irrigidimento che al momento sembra irreversibile, visti i commenti durissimi dal Cremlino: "Si va verso una nuova Cortina di Ferro in Europa - ha previsto Sergey Lavrov, potentissimo ministro degli Esteri russo -, è già iniziato".


 

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