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Zelensky licenzia il capo dei servizi e la procuratrice: "Alto tradimento"

Volodymyr Zelensky

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Colpo di scena in Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha licenziato in tronco due figure chiave nei suoi servizi di sicurezza. Con un decreto ha destituito il capo dei servizi segreti della Sbu, Ivan Bakanov. Secondo i decreti pubblicati dalla presidenza di Kiev, anche la procuratrice generale Iryna Venediktova è stata destituita. Oleksij Simonenko prenderà il suo posto.

 

 

Inizialmente non è stato nominato un successore per la carica di capo dei servizi segreti. Bakanov è un caro amico e compagno di Zelensky dai tempi in cui faceva il comico televisivo, è a capo dei servizi segreti dal 2019. "Ho deciso di rimuovere il procuratore generale dal suo incarico e il capo del Servizio di sicurezza dell'Ucraina dalle sue funzioni. A oggi, ci sono 651 procedimenti penali contro dipendenti dell'ufficio del pubblico ministero e di altre forze dell'ordine per alto tradimento e collaborazione con i servizi russi", ha detto Zelesnky.

 

 

"In 198 procedimenti penali, le persone interessate sono state informate di essere accusate". "Questa serie di crimini contro le fondamenta della sicurezza nazionale del Paese e i collegamenti che sono stati scoperti tra i dipendenti delle agenzie di sicurezza dell'Ucraina e i servizi speciali della Russia sollevano questioni molto serie per i leader interessati", ha sottolineato il presidente ucraino. 

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