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La Cina spara verso Taiwan, la manovra di Xi Jinping: mondo col fiato sospeso

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Tutto come previsto: oggi, giovedì 4 agosto, la Cina ha dato il via alle ore 12 locali, le 6 in Italia, alla più grande esercitazione di sempre attorno a Taiwan. Il tutto in risposta alla visita sull'isola di Nancy Pelosi, speaker della Camera Usa, che ha da poco lasciato Taiwan. 

Secondo i media del regime comunista si tratta di "manovre militari e d’addestramento su vasta scala" durante le quali verranno lanciati colpi di artiglieria e missili in sei aree marittime ove è impossibile navigare e sorvolare. Una clamorosaprova di forza insomma. Durante la quale sono stati sparati anche proiettili veri.

Le forze armate di Taiwan "operano come al solito e monitorano ciò che ci circonda in risposta alle attività irrazionali" della Cina "con l’obiettivo di cambiare lo status quo e di destabilizzare la sicurezza della regione": questo quanto spiega in una nota il ministero della Difesa di Taipei. "Non cerchiamo l’escalation, ma non ci fermiamo quando si tratta della nostra sicurezza e sovranità. Sosterremo il principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra e con l’atteggiamento di `non intensificare i conflitti e non causare controversie", hanno aggiunto.

Nel frattempo, arriva la condanna alle esercitazioni cinesi da parte di Josep Borrell, capo della diplomazia della Ue, che ha affermato come la visita della Pelosi non possa giustificare simile mobilitazione: "Non c’è alcuna giustificazione per usare una visita come pretesto per un’attività militare aggressiva nello Stretto di Taiwan. È normale e di routine per i legislatori dei nostri Paesi viaggiare a livello internazionale. Incoraggiamo tutte le parti a mantenere la calma, esercitare moderazione e agire con trasparenza", ha concluso Borrell.

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