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Gas, "non si può escludere": cosa scappa di bocca al funzionario Ue

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“Non si può escludere”. Così un alto funzionario dell’Ue ha lanciato l’allarme sul rischio di una recessione per l’intera eurozona. Il pericolo è concreto e sicuramente se ne discuterà alla riunione prevista venerdì 9 settembre a Praga. Tra i dossier che i ministri delle Finanze europei affronteranno ci sarà anche quello del “coordinamento delle politiche fiscali” rispetto alle ripercussioni della crisi energetica e dell’inflazione.

 

 

“Noi stiamo facendo del nostro meglio - ha aggiunto l’alto funzionario - affinché il rischio di una recessione non si concretizzi”. Intanto Vladimir Putin continua a minacciare l’Europa: il presidente russo ha alzato i toni da quando l’Ue ha manifestato l’intenzione di imporre un tetto al prezzo del gas. E allora da Mosca fanno sapere che nel caso in cui il price cap diventi realtà, le forniture di petrolio e gas verranno del tutto interrotte: “Se saranno adottate decisioni di natura politica in contrasto con i contratti - ha dichiarato Putin - semplicemente non li onoreremo. E non forniremo proprio nulla”.

 

 

Per ora l’Ue rimane compatta contro le minacce di Putin e, in attesa della riunione straordinaria di venerdì, viene registrato un calo del gas: il prezzo ha infatti cambiato rotta e alla Borsa di Amsterdam cede il 2,7 a 233 euro al megawattora. Il petrolio invece non è rimasto indifferente alle parole di Putin ed è in leggera crescita.

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