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Ucraina, la guerra cambia volto: cosa sta succedendo al fronte

Maurizio Stefanini
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«Il volto della guerra cambia e così cambia anche la missione di questo contact group», ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, nell'aprire la riunione dei ministri della Difesa della Nato a Ramstein. «Ci sono successi evidenti da parte di Kiev sul campo di battaglia, ma dobbiamo iniziare a sostenere l'Ucraina nel lungo periodo».
È perché l'Ucraina sta diventando sempre più minacciosa sul piano militare, se la Russia prova a rispondere lanciando una controffensiva politica?
Doppia è la spinta delle truppe di Kiev: non solo al sud su Kherson, ormai, ma anche a est sul fronte di Kharkiv, dove sono rapidamente avanzate di 15 km, dopo aver scoperto un punto debole nella linea nemica.

 

 

 

TECNICHE - L'intelligence britannica, in realtà, dopo avere attestato il successo consiglia di non strafare su due fronti, concentrandosi piuttosto su uno. Gli ucraini, però per la difficoltà di Putin a schierare militari di leva si trovano in vantaggio numerico. Gli arrivi di materiale bellico occidentale stanno colmando il dislivello nella potenza di fuoco. Anche le nuove tecniche di combattimento messe a punto con la consulenza occidentale funzionano. I russi in più sono attaccati alle spalle da nuclei partigiani sempre più micidiali. E vari rapporti che sono filtrati confermano come le sanzioni di chip e componenti tech stanno gravemente compromettendo la capacità dell'industria russa di reintegrare le scorte e gli arsenali consumati.
Insomma, è possibile che gli ucraini stiano non solo saggiando quale dei punti di attacco è più debole, secondo il metodo che i manuali militari consigliano quando si devono dosare le forze; ma stiano addirittura provando a forzare su tutti per farli saltare assieme, come fanno invece gli attaccanti che si sentono in superiorità forte. A quel punto, è doppio il tentativo di risposta politica: con le minacce di Putin di lasciare l'Occidente senza energia; con la richiesta del partito di Putin di fare un referendum per annettere le zone occupate il 4 novembre. Ma il mercato ha praticamente preso a pernacchie lo zar, dal momento che dopo le sue parole i prezzi di petrolio e gas sono addirittura crollati. E, dopo che un altro annunciato referendum aveva dovuto essere annullato a Kherson per l'inizio dell'offensiva, la sede dello stesso partito di Putin che è stata fatta saltare in aria a Melitopol.
Viene anche il dubbio che tutto l'annuncio dell'attacco a Kherson sia stata una colossale finta: anche ciò nel più ortodosso stile dell'Arte della Guerra. Comunque, dopo che a Kherson il silenzio stampa degli ucraini era stato letto da qualcuno come conferma delle difficoltà e grosse perdite annunciate dai russi, l'improvvisa spinta senza preavviso a Est tra martedì e mercoledì e la riconquista di 400 kmq è stata attestata da filmati e testimonianze dai due lati del fronte.
Dalla città di Balakliia, che ha 27mila abitanti, i russi sono stati respinti sulla riva sinistra dei fiumi Siversky Donets e Serednya Balakliika, e immagini geolocalizzate hanno mostrato gli ucraini anche oltre Verbivka, a 3 km a nord-ovest. Durante la notte sono poi arrivate a Volokhiv Yar, per poi proseguire fino a Shevchenkove. L'obiettivo sembra essere Kupiansk-Vuzovyl in modo da tagliare la principale via di rifornimenti per Izium: sede di una guarnigione ucraina presa a marzo, che serve ai russi come base arretrata di sostegno per l'offensiva nel Donbass.

 

 

 

 

OBIETTIVI - L'intelligence britannica riferisce di «intensi combattimenti su tre fronti: a nord vicino Kharkiv, a est nel Donbass e a sud nell'oblast di Kherson». «Lo sforzo maggiormente previsto dalla Russia è probabilmente un'avanzata verso Bakhmut nel Donbass, ma i comandanti sono di fronte al dilemma se dispiegare le riserve operative a sostegno di questa offensiva, o se difendersi di fronte alle continue avanzate ucraine nel sud». Secondo il bollettino, «queste minacce multiple e concorrenti su un arco di 500 km metteranno alla prova la capacità russa di coordinare il disegno delle operazioni e riallocare le risorse attraverso multipli raggruppamenti di forze. Nella prima fase della guerra, il fallimento russo a riguardo è stato una delle ragioni della sua scarsa performance militare». Zelensky in un discorso ha confermato che l'Ucraina ha recuperato varie località vicino a Kharkiv, pur mantenendo il segreto sui loro nomi. Ma ha promesso che «il successo a Kharkiv aiuterà su tutto il fronte».

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