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Russia, la Duma approva le modifiche al codice penale: perché è la fine

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Mosca smentisce Erdogan: la fine della guerra in Ucraina è ancora lontana. È notizia di poco fa che la Duma di Stato ha approvato emendamenti per modificare il codice penale in tema di diserzione, mobilitazione, legge marziale, tempo di guerra e resa come prigioniero di guerra. I legislatori russi hanno infatti aumentato le pene ai soldati per "la resa volontaria" e per il saccheggio. Si parla, rispettivamente, di 10 e 15 anni di carcere.

 

 

Ma non è tutto, perché i russi hanno definito legalmente i termini "mobilitazione", "legge marziale" e "tempo di guerra" nel codice penale della Federazione Russa. Il pacchetto, riporta l'agenzia russa Ria Novosti, dovrà essere approvato dalla camera alta del Parlamento russo già da mercoledì 21 settembre. Solo dopo Vladimir Putin lo potrà firmare e il tutto entrerà in vigore. In ogni caso, ha voluto precisare la senatrice Olga Kovitidi, tra i promotori dell'iniziativa, i periodi di mobilitazione e tempo di guerra "non significano che ci sarà una mobilitazione" militare. 

 

 

A far discutere anche il referendum approvato all'unaminità dal Parlamento dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina. Il quesito? Proprio l'annessione alla Russia. "Ricatto ingenuo con minacce e storie dell'orrore di 'referendum' e 'mobilitazioni' di chi sa combattere solo contro bambini e persone pacifiche. Ecco come appare la paura della sconfitta. Il nemico ha paura, manipola primitivamente. L'Ucraina risolverà la questione russa. La minaccia può essere eliminata solo con la forza", ha commentato indignato il capo dell'Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak.

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