Cerca
Logo
Cerca
+

Usa, "raid in Russia": la profezia da incubo dell'esperto, cosa accadrà

Esplora:
 Putin e Biden

  • a
  • a
  • a

Secondo Vlad Mykhnenko c’è “oltre il 50% di possibilità” che Vladimir Putin ricorra alle armi nucleari per risolvere il conflitto in Ucraina. Il professore di Oxford, esperto delle cose russe, è stato intervistato da Il Giorno e ha dichiarato che “tutto e niente” è cambiato dopo il discorso di Putin: “Niente perché nessuno riconoscerà l'annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine e Kiev continuerà gli sforzi per liberare i territori occupati, compresa la Crimea. Tutto perché Putin ha di fatto bruciato uno degli ultimi ponti ancora a sua disposizione”.

 

 

In pratica il presidente russo si è messo in un angolo da solo: “Non c'è più spazio per la negoziazione. È una fase nuova della guerra, che potrebbe diventare infinita: nessuno farà concessioni territoriali. E anche se Putin venisse rimosso, di fatto per la Russia sarebbe impossibile fare marcia indietro. Quando finiranno gli effetti della mobilitazione parziale, il nucleare sarà l'ultima spiaggia. Ritengo più probabile che utilizzi l'atomica, rispetto al fatto che si limiti a minacciarne l’impiego”.

 

 

Se la Russia dovesse davvero ricorrere al nucleare, quale sarebbe la reazione degli Stati Uniti? “Le sanzioni non basteranno, servirà una risposta militare. Ci sono tre opzioni: colpire Vladimir Putin con un'operazione chirurgica; prendere di mira obiettivi militari, come basi navali e aree; mettere in ginocchio infrastrutture civili, come la rete elettrica. Credo che la seconda strada sia la più probabile. La flotta russa nel Mar Nero, che non è dotata di mezzi nucleari, potrebbe essere in cima alla lista”.

Dai blog