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Germania, "sabotaggio" russo alle ferrovie: il più drammatico dei sospetti

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Dietro il blocco ferroviario che nei giorni scorsi ha paralizzato il Nord della Germania ci sarebbe l'ombra di Mosca. Il fatto ha allarmato non poco i cittadini tedeschi, anche perché per ben tre ore, migliaia di treni di un’area piuttosto ampia sono rimasti fermi sui binari, impossibilitati a mettersi in contatto fra di loro e con le stazioni. Tutti, polizia, governo e apparati di sicurezza - come riporta La Repubblica - hanno parlato immediatamente di "un atto di sabotaggio". 

 

 

 

Se si trattasse davvero di sabotaggio, sarebbe il secondo attacco strategico dopo quello al gasdotto Nord Stream. A rendere la situazione ancora più inquietante è il sospetto che dietro il sabotaggio ci sia la Russia. Tuttavia non ci sono ancora conferme sul caso, che nel frattempo è finito in mano al dipartimento della Polizia federale che indaga su delitti politici. La polizia ha fatto sapere in via ufficiale che "non ci sono segnali di un coinvolgimento di uno Stato straniero o di un atto di terrorismo".

 

 

 

A lanciare il sospetto contro Mosca - scrive Tonia Mastrobuoni su La Repubblica - è uno dei quotidiani più diffusi in Germania, Bild. Che, citando un documento interno della Procura federale, scrive che "un sabotaggio di Stato non è escluso". Un'accusa un po' più esplicita invece è arrivata dal presidente della Commissione Europa del Bundestag, Anton Hofreiter: "Non possiamo escludere che la Russia si nasconda anche dietro all’attacco alle ferrovie". I sabotatori avrebbero tagliato dei cavi a Berlino e a Dortmund, dove avrebbero sollevato una botola di cemento nascosta sotto a un ponte.

 

 

 

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