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Putin umiliato, la fuga col jet privato: un terremoto al Cremlino

Vladimir Putin

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L'annuncio della mobilitazione parziale da parte di Vladimir Putin, ormai diverse settimane fa, ha gettato nel panico gli uomini russi in età militare, tutti preoccupati di essere mandati a combattere in Ucraina. In migliaia, quindi, si sono mossi verso i confini della Federazione, preferendo l'esilio al conflitto. Lo ha raccontato un recente reportage di Bloomberg. Uno di loro, Ilya Flaks, che ora si trova a Baku in Azerbaigian, avrebbe organizzato un viaggio falso per sé e altri uomini intenzionati ad andare via.

 

 

 

L'idea di Flaks è stata quella di noleggiare un aereo e fingere che i passeggeri si recassero a un convegno. Complice una compagnia aerea locale, che ha offerto loro un Airbus A319 da 55 posti. Per evitare qualsiasi tipo di sospetto, l'uomo ha concordato con gli altri passeggeri una storia che potesse motivare la partenza improvvisa: la partecipazione a una conferenza. In realtà non era sicuro che la scampassero, ma hanno deciso di correre comunque il rischio.

 

 

 

Alla fine ce l'hanno fatta. L'aereo è decollato da Mosca con destinazione Baku senza problemi. "Eravamo tutti molto nervosi, pensavamo a come rispondere a possibili domande", ha raccontato Mikhail Kort, un fotografo a bordo di quel velivolo. Flaks sarebbe riuscito a far scappare da Mosca circa 100 persone con due voli. Si sarebbe trattato, in gran parte, di persone che lavorano nell'informatica, ma non solo. Nella lista ci sarebbero stati anche un rabbino, una cantante d'opera, una doppiatrice, un cameraman. Secondo le autorità del Kazakistan e della Georgia almeno 300mila persone sarebbero fuggite dalla Federazione dopo l'annuncio di mobilitazione.

 

 

 

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