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Meloni, l'uomo di Macron minaccia: "Roma non lo chieda"

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Un avvertimento, forse una minaccia. Il governo di Giorgia Meloni, spiega Philippe Aghion, consigliere economico del presidente francese Emmanuel Macron, a questo punto non può dialogare con Parigi sulle regole di bilancio. E' la rappresaglia di Parigi per il durissimo scontro con Roma su Ong, sbarchi e immigrazione.

 

 



"Il governo italiano - spiega a chiare lettere Aghion in una intervista al quotidiano torinese La Stampa - non può pensare di dialogare sulle regole di bilancio perché ne ha bisogno e andare allo scontro sui migranti perché porta consenso: così Meloni indebolisce il suo Paese in Europa". L'uomo di Macron ammette candidamente di aver rimpianto l'uscita di scena di Mario Draghi: "Patto di stabilità, crisi energetica, Ucraina: il vostro ex premier è un grande leader che ha proposto una visione complessiva che l'Ue non potrà abbandonare. Senza Draghi l'Italia non è più un Paese leader in Europa. Credo che su molti dossier, a partire da quelli economici, Meloni sceglierà la continuità: non solo perché lo dice da tempo, ma perché è molto pragmatica. Stia però attenta a non essere dialogante solo quando le conviene".

 

 



Il francese riconosce che sui migranti l'Italia è stata spesso lasciata sola dai Paesi partner dell'Ue, nonostante le promesse sui ricollocamenti. "E' vero, l'Ue e la Francia stessa non sono state sempre collaborative. Ma un conto è negoziare, anche picchiando i pugni sul tavolo, un altro è fare da sé. I migranti non sono un decreto sui rave: quando le questioni interessano tutta Europa, si affrontano insieme. Ci sono molti modi per essere rigidi, ma negoziando. Così Meloni indebolisce l'Italia". E così sulla riforma del Patto di Stabilità potrebbe sì esserci una convergenza tra Italia e Francia, a patto però che Meloni, è il sottinteso di Aghion, faccia un passo indietro sui migranti. 

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