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Macron indagato, "telefono ultra-criptato": cosa vuole nascondere?

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Emmanuel Macron si sta facendo preparare degli smartphone “blindati” in risposta allo scandalo Pegasus, riguardante un malware venduto da una società di sorveglianza israeliana che consente di estrarre dagli smartphone foto, messaggi, e-mail e dati, ma anche di registrare chiamate e far partire il microfono all'insaputa del proprietario. Macron ha deciso di correre ai ripari e così lo Stato francese sta lavorando alla concezione di nuovi telefoni ultra-criptati.

 

 

A rivelarlo è il quotidiano Le Monde, aggiungendo che a una ventina di responsabili del governo di Parigi sono già stati assegnati degli smartphone “blindati”, che contengono pochissimi contatti. “Un nuovo telefono totalmente criptato è in corso di concepimento”, ha precisato Le Monde. Nel frattempo Macron risulta indagato nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria aperta lo scorso 20 ottobre per sospetti di finanziamento illegale nelle campagne elettorali del presidente del 2017 e del 2022. Stando a quanto riporta Le Parisien, le indagini si stanno concentrando sui legami fra Macron e il suo entourage e la società di consulenza americana McKinsey.

 

 

Il quotidiano francese ha reso noto che l’inchiesta è stata avviata dopo le indagini condotte su un altro fascicolo aperto la scorsa primavera per “riciclaggio aggravato di frode fiscale”. Tutto sarebbe iniziato lo scorso marzo, quando è stato pubblicato un rapporto della Commissione inchiesta del Senato in cui si denunciava il riscorso massiccio da parte del governo alle società di consulenza.

 

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