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Bielorussia, morto all'improvviso il ministro degli Esteri: guerra stravolta?

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Choc in Bielorussia, il ministro degli Esteri Vladimir Makei è morto improvvisamente all’età di 64 anni. Lo rende noto l’agenzia stampa ufficiale bielorussa BeLta, che però non fornisce dettagli sulle circostanze del decesso. Ieri la stessa agenzia aveva riferito di un incontro fra Makei e il nunzio apostolico Ante Jozic, mostrando una foto che li ritraeva seduti insieme su due poltrone. 

La notizia colpisce soprattutto per le voci sul presidente russo Putin e quello bielorusso Lukashenko circolate nelle scorse ore. Pare, infatti, che lo zar voglia trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina. In che modo? Eliminando Lukashenko o comunque costringendolo a collaborare con un finto attentato. Lo riporta il centro studi americano Robert Lansing Institute, che cita fonti nella leadership militare russa: "Verrebbe riproposta una narrazione propagandistica secondo cui l'attentato a Lukashenko è stato architettato da Washington". L'obiettivo è chiaro: intimidire Lukashenko e spingerlo a ordinare alle sue truppe di scendere in campo contro l'Ucraina, "al fianco delle truppe russe".

Stando a quanto trapelato, in entrambi gli scenari - che si tratti di un attentato o di un fallito attentato a Lukashenko - verrebbero presentate "prove" inventate del "coinvolgimento dell'Ucraina e della Polonia sotto la guida dell'intelligence della Nato". Il pretesto perfetto per la partecipazione delle truppe bielorusse alla guerra in Ucraina.

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