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Joe Biden, "insabbiato tutto": Elon Musk, bomba sulla Casa Bianca

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Twitter avrebbe censurato notizie compromettenti su Hunter Biden in grado di condizionare, in negativo, la corsa alla Casa Bianca di suo padre Joe Biden. A rilanciare la tesi dell'insabbiamento pro-democratici è niente meno che Elon Musk, neo-proprietario di Twitter, che ha promesso una devastante campagna di trasparenza che potrebbe generare conseguenze politiche inimmaginabili a Washington.

 

 



Poche settimane prima delle elezioni presidenziali del 2020 (che Biden vinse sconfiggendo Donald Trump), il quotidiano conservatore New York Post pubblicò la storia del computer di Hunter Biden, figlio problematico e scavezzacollo dell'ex vice di Obama. Secondo l'articolo del Post il dispositivo conteneva diversi file, comprese e-mail potenzialmente incriminanti, riguardanti i rapporti d'affari del figlio dell'attuale presidente con Paesi e individui stranieri. A pubblicare su Twitter le mail che mostrano gli scambi tra i dipendenti della piattaforma online è il giornalista statunitense Matt Taibbi, in una serie di tweet condivisi dallo stesso Musk. Twitter, sostiene Taibbi, "ha adottato misure straordinarie per sopprimere la storia, rimuovendo collegamenti e pubblicando avvisi sulla loro possibile non sicurezza. Ne ha persino bloccato la trasmissione tramite messaggio diretto, uno strumento finora riservato a casi estremi, come la pornografia infantile". 

 

 

 

Il New York Post è stato il primo giornale a riferire del computer, abbandonato in un'officina di riparazioni di Wilmington, nel Delaware, e che presumibilmente apparteneva a Hunter Biden. L'oggetto conteneva diversi file, comprese e-mail potenzialmente incriminanti, riguardanti i rapporti d'affari del figlio dell'attuale presidente con Paesi e individui stranieri. In una delle email, Vadym Pozharskyi, cittadino ucraino e terzo al comando della compagnia energetica ucraina Burisma, ringraziava Biden per l'opportunità avuta di incontrare suo padre, allora vicepresidente, e per aver "trascorso del tempo con lui" ad aprile 2015. Hunter Biden, in quel momento, era membro del Consiglio di amministrazione della società. Circa 50 ex membri della comunità dell'intelligence hanno affermato che le informazioni erano "false" e create dai russi per interferire nelle elezioni. Lo scorso marzo, tuttavia, il New York Times ha riferito che il laptop e le informazioni incluse erano autentici e fanno parte di un'indagine in corso del dipartimento di Giustizia su Hunter Biden in merito ai suoi affari finanziari e fiscali.

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